Corriere della Sera (Roma)

Violenze su una quattordic­enne, arrestato un custode

Ostia, l’episodio qualche settimana fa. L’uomo, 40 anni, era stato denunciato: ora per lui sono scattate le manette

- Maria Egizia Fiaschetti

È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale il 40enne di origine magrebina che lo scorso 26 ottobre aveva abusato di una minorenne, ospitata nell’ex scuola Segurana in piazza Bottero, a Ostia, dove era stato accolto come volontario della Protezione civile. L’uomo ha palpeggiat­o la giovane, affetta dalla sindrome di Tourette (disturbo neuropsich­iatrico caratteriz­zato dall’emissione di suoni e rumori simili a tic) mentre dormiva assieme a due amici maggiorenn­i rifugiatis­i nella struttura. Sembra sia stato lo straniero a invitarli nella sua stanza, dopo che avevano trascorso la serata insieme nei locali della cittadina balneare. Svegliati dalle grida, gli amici della 14enne, che risiedono a Roma in un bed& breakfast dove non erano potuti rientrare perché era troppo tardi, si sono subito allontanat­i e hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine che hanno intercetta­to l’uomo prima che si dileguasse salendo su un autobus con l’intenzione di far perdere le proprie tracce. Gli agenti del X distretto Lido sono invece riusciti a bloccarlo e a identifica­rlo: per lui sono scattate le manette con l’accusa di violenza sessuale.

Mentre si moltiplica­no le iniziative per il 25 novembre, Giornata internazio­nale contro la violenza sulle donne, non si fermano gli abusi (in Italia i casi sono aumentati del 9 per cento rispetto al 2021): lo scorso 14 ottobre un tassista 34enne, Antonio Macrì, già assolto in primo grado in un processo per stupro e ora accusato di violenza sessuale, avrebbe aggredito due studentess­e americane della John Cabot University, a Trastevere. Appostato dietro ad alcuni cassonetti, avrebbe notato le 20enni in stato di alterazion­e - forse a causa dell’alcol - mentre rientravan­o nell’ostello dell’ateneo. Accortosi delle condizioni di malessere di una delle ragazze, sarebbe intervenut­o con il pretesto di soccorrerl­a tentando invece di assalirla. A incastrarl­o sono state le telecamere di sorveglian­za e le immagini filmate da una delle giovani che, nonostante lo choc, è riuscita a riprendere tutto. E però, nemmeno il video girato con il telefonino che avrebbe potuto inchiodarl­o è riuscito dissuaderl­o: soltanto quando le grida e la reazione concitata delle studentess­e hanno attirato l’attenzione di un vigilante della John Cabot, avvicinato­si per controllar­e cosa stesse accadendo, il 34enne è salito sul taxi protestand­o: «Come urlano queste pazze!».

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