Sergej exploit o flop? I desideri opposti del tifo
Nel Mondiale delle grandi sorprese stasera, allo stadio Luisal a nord di Doha, debutto per la Serbia contro il Brasile. Il cittì Stojkovic spera di copiare le imprese di Arabia Saudita e Giappone. La sua nazionale guidata dai fratelli Milinkovic-Savic, il granata tra i pali, il laziale in mezzo al campo, sogna di rovinare il debutto a Neymar. Ma il popolo biancoceleste davanti alla tivvù vive sentimenti contrastanti. Da un lato la speranza e l’orgoglio che Sergej disputi un mondiale da protagonista. Ma anche un desiderio opposto. Come accadde 4 anni fa in Russia, il flop di Milinkovic con la sua Serbia raffreddò tantissimo le offerte di mercato per il centrocampista. Che oggi, come allora, Lotito non considera al di sotto delle 9 cifre. Se Milinkovic dovesse sbancare nel Golfo Persico, qualche big europea potrebbe rompere gli indugi e presentarsi con l’assegno da cento milioni. Una Serbia a scartamento ridotto, magari presto eliminata e soprattutto non in grado di mostrare in mondovisione la forza e la classe di uno dei centrocampisti più forti in circolazione, ridurrebbe questa possibilità. E come 4 anni fa, Sergej troverebbe con la maglia 21 biancoceleste vittorie e soddisfazioni. Per la Lazio meglio un profilo basso adesso ed un 2023 alla grande nello scacchiere tattico di Sarri. Così non fosse, il rischio che un grande club presenti l’assegno pesante a Lotito, sarebbe altissimo. Già a gennaio.