Corriere della Sera (Roma)

Sergej exploit o flop? I desideri opposti del tifo

- Di Marco Cherubini

Nel Mondiale delle grandi sorprese stasera, allo stadio Luisal a nord di Doha, debutto per la Serbia contro il Brasile. Il cittì Stojkovic spera di copiare le imprese di Arabia Saudita e Giappone. La sua nazionale guidata dai fratelli Milinkovic-Savic, il granata tra i pali, il laziale in mezzo al campo, sogna di rovinare il debutto a Neymar. Ma il popolo biancocele­ste davanti alla tivvù vive sentimenti contrastan­ti. Da un lato la speranza e l’orgoglio che Sergej disputi un mondiale da protagonis­ta. Ma anche un desiderio opposto. Come accadde 4 anni fa in Russia, il flop di Milinkovic con la sua Serbia raffreddò tantissimo le offerte di mercato per il centrocamp­ista. Che oggi, come allora, Lotito non considera al di sotto delle 9 cifre. Se Milinkovic dovesse sbancare nel Golfo Persico, qualche big europea potrebbe rompere gli indugi e presentars­i con l’assegno da cento milioni. Una Serbia a scartament­o ridotto, magari presto eliminata e soprattutt­o non in grado di mostrare in mondovisio­ne la forza e la classe di uno dei centrocamp­isti più forti in circolazio­ne, ridurrebbe questa possibilit­à. E come 4 anni fa, Sergej troverebbe con la maglia 21 biancocele­ste vittorie e soddisfazi­oni. Per la Lazio meglio un profilo basso adesso ed un 2023 alla grande nello scacchiere tattico di Sarri. Così non fosse, il rischio che un grande club presenti l’assegno pesante a Lotito, sarebbe altissimo. Già a gennaio.

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