Corriere della Sera (Roma)

Parolo applaude Cataldi: «Felice per lui, premiati l’umiltà e il carattere»

L’ex centrocamp­ista: «Danilo aveva solo un punto debole, la fase difensiva. Ma negli ultimi mesi è cresciuto tantissimo»

- Elmar Bergonzini

Lo ha osservato a lungo. Lo ha visto crescere e maturare, ora lo commenta con cognizione di causa. Marco Parolo, 37 anni, centrocamp­ista della Lazio per 7 stagioni (dal 2014 al 2021) e 3 trofei vinti (le 2 Supercoppe di Lega più la Coppa Italia) conosce a memoria qualità e difetti di Danilo Cataldi. Hanno condiviso lo spogliatoi­o per due anni e mezzo prima che, nel gennaio 2017, l’attuale mediano biancocele­ste venisse girato in prestito prima al Genoa (6 mesi) e poi al Benevento (per una stagione).

Si alternaron­o, Parolo e Cataldi, nella prima partita che giocarono per la Lazio, all’epoca allenata da Stefano Pioli: era il gennaio del 2015 e Danilo entrò al posto di Marco. Oggi, invece, Cataldi ha sostituito Parolo (ritiratosi un anno e mezzo fa) anche come personalit­à all’interno dello spogliatoi­o. «Sono contento di vedere i progressi che sta facendo - dice Parolo - Cataldi se lo merita per impegno e attaccamen­to alla maglia».

Eppure ha anche vissuto un lungo periodo di difficoltà...

«Dopo la prima stagione in biancocele­ste ha fatto un po’ di esperienza fuori, che sicurament­e gli ha fatto bene. Al ritorno dai prestiti a Genoa e Benevento l’ho trovato cresciuto, maturato. Era più responsabi­le, più adulto».

Per quel che riguarda il

campo, invece, in che cosa è cresciuto?

«Nella fase difensiva, specie negli ultimi mesi. Era quello il suo punto debole ma ci ha lavorato. In fase di palleggio invece è sempre stato molto propositiv­o. Ora è il fulcro del gioco».

Si aspettava questa cresci

ta?

«Con Inzaghi non giocava molto, ma si è messo a disposizio­ne e con umiltà si è lentamente ritagliato il proprio spazio. Ha capito quali erano i propri punti di forza, ha sempre tenuto il piede schiacciat­o sull’accelerato­re durante gli allenament­i. Questo gli ha fatto guadagnare sempre più credibilit­à e importanza anche all’interno dello spogliatoi­o, dove è diventato un vero e proprio punto di riferiment­o. Una persona con la quale confrontar­si».

Con il cambio di allenatore il definitivo salto di qualità...

«Credo che sia adatto alle idee di Sarri. Riesce a rendere concreti i concetti dell’allenatore. Proprio per questo il tecnico ormai si affida completame­nte a lui. Inizialmen­te, l’anno scorso, non aveva tutto questo spazio. Segno che è riuscito a conquistar­e la fiducia di Sarri che gli era data in automatico. Conoscendo­lo però ero convinto che sarebbe diventato titolare, benché ci fosse bisogno di un periodo di studio sulle letture tattiche, specie, appunto, in fase difensiva».

Lo ritiene adatto agli obiettivi della Lazio o sarebbe meglio intervenir­e sul mercato?

«Non credo ce ne sia bisogno, anzi. La Lazio necessita della crescita di Marcos Antonio, ma non di un titolare al posto di Danilo. Se il brasiliano riuscirà a ritagliars­i maggiore spazio, Cataldi potrebbe rifiatare di più e, alla lunga, essere più fresco e lucido e quindi migliorare ulteriorme­nte. Danilo però lì va benissimo, ed essendo laziale è anche bello che sia così».

La Lazio invece in che cosa è cresciuta?

«Le idee di Sarri ora sono anche della squadra, molto migliorata tatticamen­te. La Lazio soffre meno alcune situazioni di gioco che prima la mettevano in crisi. I reparti si muovono meglio. E infatti prende molti meno gol».

È adatto al tipo di gioco di Sarri. L’impegno costante gli ha fatto guadagnare credibilit­à e peso nello spogliatoi­o

 ?? ?? Insieme Marco Parolo, di spalle, oggi 37 anni, in una foto di qualche anno fa con Danilo Cataldi (28) dopo un gol
Insieme Marco Parolo, di spalle, oggi 37 anni, in una foto di qualche anno fa con Danilo Cataldi (28) dopo un gol

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy