Ecco «l’essenza» dei giardini d’autore: imprenditori e mecenati alla presentazione
Nell’architettura «ruvida» della Fondazione Del Roscio, l’associazione Grandi giardini italiani ha portato l’altra sera la «morbidezza» dei gioielli verdi scelti per celebrare i 25 anni dell’impresa culturale fondata per valorizzare e aprire al pubblico un grande patrimonio di arte e cultura. Il libro pubblicato dalla casa editrice Franco Maria Ricci, è stato presentato in via Crispi con grande partecipazione di appassionati di itinerari speciali, e soprattutto di proprietari e cultori di giardini d’autore, come Sophie Khevenhüller-Metsch (a Nettuno) e la principessa Claudia Ruspoli (Castello di Vignanello), in prima fila all’incontro moderato da Andrea Bruciati, direttore di Villa Adriana e Villa d’Este. «C’è una straordinaria crescita di interesse verso il paesaggio, anche tra i giovani» ha detto Judith Wade, autrice dell’introduzione di «Grandi Giardini Italiani. L’essenza del Paradiso» (i testi sono di Delfina Rattazzi) conversando con Caterina Napoleone e con l’editore Laura Casalis Ricci. In ascolto ci sono Peter Benson Miller, che ha guidato poi gli ospiti tra le opere di Paul Thek, Nicola Del Roscio (cura un gioiello botanico a Gaeta), Marisela Federici (con spilla-giardino sul tubino nero couture), Giancarlo e Luigi Abete (presidente dell’Associazione imprese culturali e creative), la deputata di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo, Romualdo Massa Bernucci, il conte Arvedo Arvedi, Matilde Salvo Bocca di Pietraganzili, il collezionista Giovanni Aldobrandini.