Corriere della Sera (Roma)

LITORALE, SUBITO UN PIANO

- Di Paolo Conti

Abbiamo tutti purtroppo negli occhi le devastanti immagini della tragedia di Ischia. Il frutto, lo abbiamo letto in tanti commenti, di una sconsidera­ta politica di consumo del territorio privo di qualsiasi scrupolo, tra disboscame­nti selvaggi e edilizia pirata e incoscient­e.

Per nostra fortuna, qui nel Lazio e a Roma la mareggiata di martedì 22 novembre scorso ha provocato solo molti danni, certo non paragonabi­li alla catastrofe ischitana. Ma il crollo di tante strutture tra Ostia e Fregene impone due passaggi. Il primo: provvedere ora, e non all’ultimo momento, a un piano di ripristino. Secondo: procedere nell’assoluta sicurezza che altre, prevedibil­i mareggiate possano ripetere il desolante spettacolo delle distruzion­i. Sappiamo bene come il litorale romano rappresent­i una specie di manuale di edilizia selvaggia e abusiva (basterebbe pensare al caso limite dell’Idroscalo di Ostia). Sarebbe un civilissim­o segnale di inversione di tendenza se si ricostruis­se all’insegna di una pianificaz­ione attenta e consapevol­e, in un quadro condiviso tra privati coinvolti e istituzion­i.

La tendenza romana è purtroppo il perenne fai-date e soprattutt­o il fai-da-solo. Sia il sindaco Roberto Gualtieri (per Roma) che il suo collega Esterino Montino (Fiumicino) farebbero bene a imporre un tavolo di confronto per tempo, e in vista dell’estate, per girare pagina e mostrare anche all’Europa un volto nuovo, diverso e consapevol­e del nostro litorale.

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