Affitti agevolati senza requisiti Sotto accusa 4 ex poliziotti
Tre poliziotti in pensione rischiano di finire a giudizio con l’accusa di «indebita percezione di erogazioni pubbliche» e uno con l’accusa di «invasione di edifici» perché per anni hanno vissuto in appartamenti a canone agevolato pur avendo perso i requisiti per accedere a questo beneficio. Il complesso abitativo è quello dei villini di via Alfonso Splendore a Boccea, sorto in regime di edilizia agevolata a inizio degli anni 2000 per mano della Boccea Gestioni Immobiliari srl (che figura come parte lesa in questa vicenda) in convenzione con il Comune di Roma. Marcello La Fauci, Giovanni Battista Angilieri e Francesco Cerrato risultarono allora tutti legittimi assegnatari in base al bando predisposto nel 2002 per gli appartenenti alle forze dell’ordine. Tra il 2009 e il 2011 hanno poi tutti e tre cessato il servizio, omettendo però di comunicare al prefetto la perdita di questo che era uno dei requisiti fondanti del loro diritto all’alloggio. Un quarto agente, Nicola Giuseppe Caggiano, è risultato invece del tutto sprovvisto dei titoli per vivere nell’appartamento che occupava. Le anomalie sono emerse nell’ambito di controlli avviati nel 2019 dalla sezione di polizia giudiziaria della municipale e sono confluiti in una informativa al pm Luigia Spinelli che ha chiesto il rinvio a giudizio dei quattro. L’udienza preliminare si terrà a inizio dicembre davanti al gip Francesca Ciranna.