C’è il drone di Roma Tre per la raccolta delle olive
La raccolta delle olive non sarà più la stessa con «Olivair». La startup romana ha costruito il primo prototipo di drone elettrico che sostituirà le verghe nella pettinatura dei rami d’ulivo. L’energia eolica generata dalle eliche consente al velivolo di replicare le stesse prestazioni di uno scuotitore meccanico, ma in un terzo del tempo e senza danni per le piante. L’apparecchio è in grado di raggiungere alberi posizionati in aree scoscese impraticabili per l’uomo. Il progetto è stato selezionato tra i migliori 100 al mondo da «Prototypes for humanity», il festival dell’innovazione di Dubai. «L’idea nasce aiutando mio padre, piccolo produttore di olio in Calabria – racconta Diana Zagarella, ceo di Olivair –. Il modello ha un diametro di 2 metri e mezzo e pesa 100 chili, ma ne stiamo ottimizzando volume e prezzo. Una valida alternativa alla manodopera mancante». L’azienda agile è cresciuta all’interno di Dock3, il programma dell’Università Roma Tre.