Milinkovic si sblocca con un rarità: il gol di sinistro e da fuori area
Con la Lazio ne ha segnati solo 2 (senza mai vincere)
Una rarità. Benché Milinkovic-Savic segni abbastanza di frequente da fuori area e di sinistro. Le due cose insieme, come fatto ieri nella partita pareggiata per 3-3 dalla Serbia contro il Camerun ai Mondiali di Qatar, però, sono un’eccezione. Delle 63 marcature del Sergente con la maglia della Lazio ben 17 sono arrivate con tiri dalla distanza. Vale a dire quasi il 27%.
Di fatto più di un gol su quattro il serbo lo realizza da fuori area. Una vera e propria dote, anche perché negli ultimi anni ha alzato la media con le punizioni: ben 7 reti sono arrivate così (6 in campionato più quella in Coppa Italia contro il Novara nel 2019).
Milinkovic però è bravo anche col sinistro: il primo gol in serie A lo realizzò così: era il gennaio 2016, si giocava in casa della Fiorentina e il Sergente, dopo essersi liberato di ben tre avversari, riuscì a battere Tatarusanu. Da quel momento gol con il piede debole ne sono arrivati ben 12 (il 19% del totale). Non pochi. Segnare da fuori area di sinistro però è sinonimo di completezza. Di fatto Milinkovic è ambidestro, altrimenti, dalla distanza, proverebbe a calciare esclusivamente di destro. Curiosamente però i gol di sinistro da fuori area non gli portano particolarmente fortuna: con la Lazio ne ha realizzati 2, e non è mai riuscito a vincere la partita (esattamente come successo con la Serbia contro il Camerun).
Accadde a Bergamo, nella gara pareggiata 3-3 (quel giorno segnò, sempre dalla distanza, anche di destro) e si è ripetuto nella scorsa stagione nella partita finita 4-4 contro l’Udinese. «Abbiamo sbagliato nella ripresa, dovevamo tenere di più la palla e far passare il tempo - ha spiegato Milinkovic al termine della gara di ieri - Volevamo invece andare avanti e segnare ancora. Il Camerun è stato bravo e ci ha segnato due volte in contropiede». Ieri è arrivato il primo acuto anche in campo internazionale. Con la Lazio, infatti, Milinkovic contro squadre straniere ha segnato da fuori solo contro il Midtjylland nella gara persa 5-1 in Danimarca (ma di destro), mentre di sinistro (ma da dentro l’area) ha segnato solamente al Rennes.
Un modo per mettersi in mostra di fronte al mondo, con la consapevolezza che a breve si dovrà chiarire il suo
futuro con la Lazio (il contratto, c0m’è noto, è in scadenza nel 2024, la società vuole rinnovarlo inserendo una clausola di rescissione). La rete di ieri ai Mondiali, che il serbo ha subito dedicato alla figlia Irina, nata una decina di giorni fa, può aumentare l’attenzione su di lui. La Juventus lo vuole per sostituire il francese Rabiot che andrà via a fine stagione, ma se il presidente Lotito, vista la situazione, dovesse abbassare le pretese, potrebbero farsi vivi anche altri club.
Anche per questo la Lazio deve sbrigarsi a trovare un accordo (ma a Formello restano convinti che non andrà via a parametro zero). Perderlo senza ricevere un indennizzo, d’altronde, sarebbe un danno enorme per una società come quella biancoceleste. Sia economicamente sia tecnicamente. Giocatori in grado di segnare col piede debole dalla distanza sono una rarità.
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