Da Balla a Merz, il ricordo di una mostra
Una mostra (oggi) per ricordare una mostra (del passato): si intitola Mario Merz. Balla, Carrà, de Chirico, de Pisis, Morandi, Savinio, Severini. Roma 1978 e sarà aperta al pubblico da oggi al 26 febbraio al Palazzo delle Esposizioni. L’esposizione, curata da Daniela Lancioni, fa parte del ciclo «Mostre in mostra» con il quale lo spazio di via Nazionale (ri) propone la ricostruzione di alcune tra le più significative vicende espositive che hanno caratterizzato il panorama artistico a Roma dal secondo Novecento.
Viene dunque riproposta Mario Merz. Balla, Carrà, de Chirico, de Pisis, Morandi, Savinio, Severini, mostra inaugurata alla Galleria dell’Oca di Roma nel marzo del 1978, e frutto della collaborazione tra Luisa Laureati Briganti, fondatrice della galleria, e i suoi colleghi Luciano Pistoi e Gian Enzo Sperone. Un accostamento, all’epoca inusuale, tra i lavori di un esponente dell’Arte Povera, Mario Merz, e alcuni tra i principali pittori italiani del Novecento.
«La riproponiamo oggi — spiegano gli animatori dell’iniziativa — proprio in virtù del fatto che questa esposizione è riuscita ad abbattere barriere stilistiche, cronologiche e persino ideologiche, facendo convivere un acclamato interprete di quelle Neoavanguardie che in nome di un rapporto autentico con il mondo avevano rinunciato alla pittura, con i più celebri tra gli artisti che il mondo lo avevano riversato nei loro quadri rendendo incandescente la pittura italiana della prima metà del XX secolo».
Alle tre opere di Merz esposte nel ’78 alla Galleria dell’Oca ne è stata aggiunta una che venne presentata contemporaneamente nella sede romana della galleria Sperone. Rientra nel programma anche il database «Mostre a Roma 1970-1989», consultabile nel sito del Palazzo delle Esposizioni, che permette di accedere a dati e materiali su allestimenti a Roma tra anni Settanta e Ottanta (https:// mostrearoma1970-1989.palazzoesposizioni.it)