Onorato a Lotito «Il Flaminio? Il Campidoglio non è un bar»
Botta e risposta. Che va avanti da tempo. La Lazio vuole uno stadio di proprietà (desiderio ed esigenza sottolineata da Lotito anche domenica durante l’evento benefico della So.Spe.), ha individuato il Flaminio come nuova casa, ma dal Comune aspettano il progetto. «Io agisco senza proclami, in silenzio, ho fatto mille rilievi e approfondimenti, senza stare ai diktat di nessuno - ha spiegato Lotito al Messaggero -A breve ci sarà un incontro congiunto in Campidoglio con la Soprintendenza per capire se la capienza potrà essere portata ad almeno 45mila posti, superando ogni antico vincolo. Io, il progetto, ce l’ho chiaro».
Dal Comune rispondono precisando qual è l’iter da seguire: «Se Lotito vuole lo stadio deve presentare uno studio di fattibilità con la spiegazione di un progettista della Lazio e farci capire cosa intende fare sia all’interno che all’esterno della struttura ha spiegato al sito Lalaziosiamonoi l’assessore allo sport Alessandro Onorato -.A quel punto possiamo convocare una Conferenza dei servizi che coinvolga tutte le autorità, regionali e nazionali. Ci sarà un’analisi del progetto e si verificherà se effettivamente sia realizzabile. È inutile generare discussioni senza un progetto. Il Campidoglio non è un bar, dove ci si siede e discutendo tra amici si superano i vincoli. Si presenta un progetto sul quale le autorità competenti, previste dallo Stato, si esprimeranno».