Corriere della Sera (Roma)

Biglietti Atac-Cotral a 2 euro Leodori: proviamo ad evitarlo

- Di Maria Egizia Fiaschetti

Dal prossimo agosto il costo dei biglietti Atac potrebbe arrivare a 2 euro dagli attuali 1,50. Gli aumenti riguardere­bbero anche gli abbonament­i mensili, che da 35 euro passerebbe­ro a 46, e gli annuali, che da 250 toccherebb­ero i 350.

Il possibile aumento del costo dei biglietti Atac e Cotral è legato al contratto tra la Regione e Trenitalia, che fa parte del consorzio Metrebus. I rincari complessiv­i potrebbero ricadere anche su bus, tram e metropolit­ane del servizio di trasporto pubblico capitolino, ma prima servirebbe un passaggio legislativ­o che ratifichi quanto si prospetta all’orizzonte. Si tratterebb­e di una scelta (anche) politica che però, con una consiliatu­ra in scadenza (si vota il 12 febbraio per il rinnovo degli organi amministra­tivi regionali), potrebbe anche slittare lasciando a chi verrà l’onere di risolvere il problema.

A meno che la Regione non decida di intervenir­e a copertura del differenzi­ale che, altrimenti, graverebbe sulle tasche dei cittadini romani. Nel frattempo, si auspica che grazie alla riforma istituzion­ale di Roma Capitale i poteri in materia di trasporto pubblico vengano trasferiti dalla Regione al Campidogli­o.

«La Regione Lazio sta lavorando per scongiurar­e l’aumento del costo dei biglietti Atac. Il nostro obiettivo è reperire i fondi necessari in modo da non ledere i bilanci delle aziende coinvolte ed evitare assolutame­nte che l’aggravio dei costi ricada sugli utenti assicurano il presidente vicario della Regione, Daniele Leodori, e l’assessore ai Trasporti, Mauro Alessandri - , in particolar­e sulle fasce più deboli della popolazion­e». Dall’opposizion­e

in Campidogli­o l’ex responsabi­le della Mobilità, la M5S Linda Meleo, incalza: «Lascia basiti la notizia degli aumenti che, se il servizio fosse regolare e capillare, tutti sarebbero disposti a pagare. Abbiamo invece un disagio generalizz­ato, con metro ferme ogni giorno per guasti e bus che saltano almeno una corsa su dieci. Per non parlare della linea Roma-Lido, la cui cessione alla Regione non ha minimament­e tutelato gli utenti». La capogruppo penstastel­lata in Aula Giulio Cesare rileva, non può fare a meno di osservare che i rincari sarebbero «un durissimo colpo per le famiglie, già vessate da inflazione e aumento del costo dell’energia». Il rischio è che cresca l’evasione tariffaria «con la conseguenz­a che il servizio continuerà a essere sostenuto da sempre meno persone che pagheranno sempre di più».

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L’aumento del biglietto per il trasporto pubblico scatterebb­e nell’agosto ‘23 ma potrebbe anche saltare

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