Corriere della Sera (Roma)

Il Mago è sul mercato ma al Siviglia continua a non piacere

- El. Ber.

Equilibri. Tattici, ma anche di spogliatoi­o. Luis Alberto è sul mercato. Lo spagnolo non è soddisfatt­o dello spazio che gli viene riservato in questa stagione: appena 9 partite da titolare su 21, e quando viene impiegato gioca in media meno di 50 minuti a gara. Il suo sogno sarebbe quello di tornare a Siviglia, ma il club andaluso non ha intenzione di investire su di lui. La Lazio non fa mistero di essere pronta a cedere il giocatore, tanto che in estate, con il benestare di Sarri, c’è stato perfino un contatto con Monchi, il direttore sportivo spagnolo, proponendo il giocatore. Il Siviglia ha risposto però picche, rimanendo freddo di fronte ad alcuni dati che riguardano il Mago: alta la percentual­e relativa alle palle perse, troppo bassi i numeri per quel che riguarda la velocità di punta che raggiunge e i palloni recuperati. Eppure la Lazio, per operare sul mercato di gennaio, ha bisogno di vendere. L’indice di liquidità va sbloccato, difficile farlo con i soldi incassati (e quelli risparmiat­i sugli ingaggi) per giocatori come Fares e Kamenovic (entrambi, anche se per motivi diversi, hanno visto troppo poco il campo per essere intriganti per società in grado di confermare loro l’ingaggio percepito a Roma): con la cessione di Luis Alberto sarebbe invece tutto più facile. Il problema però è riuscire effettivam­ente a trovare un’offerta convincent­e. Lotito non vorrebbe scendere sotto i 15 milioni, che per un giocatore di 30 anni e che al momento passa parecchio tempo in panchina (su 1890 minuti stagionali ne ha giocati appena 847) non sono affatto pochi. Aspettare è però rischioso, perché Luis Alberto, se venisse confermato l’andazzo, sarebbe destinato a deprezzars­i. E per la Lazio contano gli equilibri. Economici e di spogliatoi­o.

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