Caracalla, inchiesta per omicidio stradale
I familiari di Valeria Sebastiani: «Chi ha visto qualcosa si faccia avanti, vogliamo chiarezza»
Un appello alle autorità competenti per fare tutto il possibile affinché venga chiarita la causa dell’uscita di strada in scooter di Valeria Sebastiani nella notte di mercoledì scorso in viale delle Terme di Caracalla e allo stesso tempo a chiunque possa fornire informazioni utili per ricostruire la dinamica dell’incidente affinché si faccia avanti. I familiari dell’imprenditrice di 39 anni sono mobilitati per sapere cosa sia accaduto. E hanno affidato ieri le loro richieste all’avvocato Roberta Duò che li rappresenta, soprattutto chi indaga «a effettuare con urgenza tutti gli accertamenti necessari per chiarire le cause dell’accaduto, soprattutto con specifico riferimento allo stato dei luoghi, alle pessime condizioni del manto stradale e dell’illuminazione di quel tratto di viale delle Terme di Caracalla. In ogni caso, sollecita lo svolgimento di ogni accertamento necessario per acclarare tutte le cause esclusive e/o concorrenti che hanno determinato il sinistro mortale». Ma i parenti della vittima sollecitano anche «chiunque abbia assistito al sinistro o che, comunque, abbia informazioni rilevanti in merito all’accaduto di rivolgersi alle autorità di polizia giudiziaria e/ o all’avvocato Duò».
Del resto Valeria Sebastiani, caduta in un punto dove l’asfalto appare ammalorato dalle radici degli alberi, rischia di essere l’ennesima vittima per la carente manutenzione della strada. Il pm Francesco Basentini ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio stradale. Atto che ha seguito il sequestro da parte della polizia municipale di una striscia d’asfalto disseminata di avvallamenti e dossi dovuti alla presenza di alberi ai lati della strada. Una conseguenzialità che indica come gli investigatori abbiano già messo nel mirino il degrado della strada e i sospetti di mancati interventi del Comune, mirati a rimuovere le imperfezioni sull’asfalto, colpevoli di destabilizzare la guida di chi si trova in moto e scooter. Come la 39enne, secondo l’accusa, che è stata vista da una testimone compiere una manovra inusuale con l’Sh125 sul quale c’era anche il suo cane seduto sul pianale. Una repentina svolta proprio contro il marciapiede e gli alberi, come se qualcosa abbia all’improvviso fatto deviare il motorino verso destra in un tratto rettilineo ma con avvallamenti per l’asfalto dove si trovano anche alcune crepe.