Commissione Trasparenza, convocato Zevi: «Riferisca sulla chat con Fagiano»
È stata convocata per il prossimo 5 aprile dal presidente, Federico Rocca (FdI), la commissione Trasparenza per fare chiarezza sul nuovo Piano casa del Comune. Nel corso della seduta verrà anche chiesto all’assessore al Patrimonio, Tobia Zevi, e al presidente della commissione, Yuri Trombetti, di riferire sulle chat con Luca Fagiano, uno dei leader degli occupanti e attivista dei Movimenti per il diritto all’abitare: sulla vicenda Fabrizio Santori (Lega) ha presentato un esposto in Procura.
Verifiche
La Lista Calenda chiede che gli inquilini delle case popolari siano censiti
Nel frattempo, la capogruppo della Lista civica Calenda, Flavia De Gregorio, ha presentato un’interrogazione a Zevi sul censimento degli inquilini che abitano negli immobili di edilizia residenziale pubblica: «L’amministrazione deve sapere se a occupare le case popolari siano gli assegnatari che pagano i bollettini o se al posto loro si sia insediato qualcun altro. Serve una ricognizione, altrimenti prevarrà la legge della giungla». Non è ancora stato calendarizzato, invece, il consiglio straordinario chiesto a gran voce dalle opposizioni che accusano il Campidoglio di «farsi dettare la linea» dagli occupanti abusivi. Tra gli avversari politici più di qualcuno racconta di una riunione dei capigruppo, venerdì, «molto movimentata», durante la quale per la prossima settimana sono state fissate quattro sedute d’Aula per approvare una serie di delibere: «Nei giorni scorsi è mancato spesso il numero legale proprio per le molte assenze tra i dem - rivela un consigliere di minoranza -. Il fatto che adesso scattino convocazioni in batteria desta qualche perplessità... La sensazione è che il Pd si stia trincerando per dribblare il consiglio straordinario».
Da Palazzo Senatorio nessun segnale di preoccupazione per l’esposto della Lega: tiene la linea di difesa di Zevi, condivisa dal sindaco e dalla giunta. E però, tra i consiglieri dem non sembra regnare la stessa coesione, al contrario si sarebbero riaccesi i malumori trasversali della fase pre-congresso: «Alcune scelte, dal Piano casa alla direttiva che riconosce la residenza agli occupanti abusivi, non sono piaciute - è quanto filtra dall’assemblea capitolina -. Dobbiamo darci una mossa...».
Qualche crepa si registra anche tra i partiti di opposizione, con gli esponenti locali di FdI infastiditi dalla fuga in avanti di Santori: «L’idea dell’esposto in Procura è solo un modo di assecondare la ricerca di visibilità personale, ma rischia di ridicolizzare un tema serio una volta che il polverone mediatico-giudiziario si sarà sgonfiato. La questione delle chat può essere discutibile sotto il profilo dell’opportunità politica, ma non vi è nulla di penalmente rilevante... Rincorrere il sensazionalismo può rivelarsi un boomerang... un buco nell’acqua...».