Cibi scaduti e scarsa igiene, multe a 10 bar e ristoranti di piazza Navona e dintorni
Carenze igieniche di vario genere e mancata tracciabilità degli alimenti. Oltre al fatto di avere scoperto che venivano conservati male, in violazione delle schede Haccp, ovvero quelle che consentono di stabilire se, ad esempio, è stata rispettata la catena del freddo. Aspetto fondamentale per quanto riguarda la ristorazione. È solo una parte di quello che i carabinieri del Nas di Roma hanno scoperto nel corso di una serie di controlli effettuati a piazza Navona e dintorni: in pratica i militari dell’Arma hanno multato tutti i locali pubblici sulla piazza (5 esercizi) e altri 5 nei vicoli attorno. In un paio di casi ai titolari è stata anche contestata la trasformazione abusiva di magazzini in laboratori.
In più, su alcuni alimenti non c’era la scadenza. Gli accertamenti dei carabinieri hanno portato alla luce situazioni inquietanti, tanto più che la stagione primaverile, con un aumento esponenziale di presenze di turisti e scolaresche, è appena cominciata. Multe anche in zona Pantheon (anche se risalgono a fine febbraio) sempre per irregolarità amministrative.
Ma se in centro è emerso questo scenario, a Torpignattara il Nas ha individuato 4 ristoranti dove non solo sporcizia e insetti erano di casa, nelle cucine come in sala, ma c’erano anche alimenti conservati in pessime condizioni e con date di scadenza addirittura modificate con l’etichettatrice. A farlo, il titolare di un magazzino cinese a Roma Est, sequestrato dai carabinieri. Lui è stato denunciato. «Sono stati i miei dipendenti, ma mi assumo io la colpa», ha detto l’imprenditore che gestiva la custodia di oltre 500 prodotti anche per ristoranti giapponesi in realtà amministrati sempre da cinesi.
Le scadenze venivano allungate di oltre un anno (come alghe e wasabi), e così gli alimenti potevano essere lo stesso serviti agli amanti del sushi. I 4 ristoranti, che in totale valgono più di 2 milioni e mezzo di euro, sono stati subito chiusi. A un bengalese e 3 italiani notificate multe per oltre 30 mila euro con il sequestro di 8 quintali di prodotti.
Rischio
A Torpignattara un deposito cinese dove le scadenze dei cibi venivano allungate di un anno. Chiusi 4 locali