Dehors, il Comune non invia ai locali i bollettini per pagare
Occupazione di suolo pubblico, nel I Municipio mancano 12 milioni
Occupazioni di suolo pubblico quasi gratis per bar e ristoranti nel I Municipio. La sorpresa è emersa durante l’ultima sessione della commissione municipale Bilancio, quando si è visto che ci sono nove milioni di euro non riscossi per le occupazioni di suolo pubblico (Osp) Covid negli anni 2022 e 2023. Non solo. Mentre nel 2021 il Comune ha esentato dal pagamento della tassa, non risultano entrati nelle casse del Municipio neppure tre milioni del 2020, denaro che rischia di andare perduto perché dopo cinque anni scatta la prescrizione.
Dunque 12 milioni mancano all’appello e non per colpa dei titolari dei locali. Ma perché, come spiega il capogruppo municipale di Azione, Giuseppe Lobefaro, «il dipartimento Bilancio del Campidoglio non ha ancora inviato i bollettini adeguati per incassare il dovuto secondo le norme comunali. Mancano addirittura i moduli per richiedere ai titolari dei locali quanto dovuto per i tavoli all’aperto, e il Municipio è in difficoltà anche per la cronica mancanza di personale».
Questa mancanza di bollettini è «paradossale» secondo Lobefaro, tanto più che la metà della cifra, secondo il regolamento, dovrebbe andare proprio al Municipio. Lo prevede un preciso comma (numero 3) dove è scritto che «i Municipi coadiuvano il dipartimento Risorse economiche nell’attività di accertamento delle entrate e di contrasto all’evasione, negli ambiti territoriali di loro competenza. Il maggiore gettito accertato e riscosso è destinato al Municipio nella misura del 50 per cento, da utilizzare per spese non strutturali».
Si tratta quindi di un bel «gruzzoletto» che «potrebbe essere destinato ai servizi sociali o al servizio strade del nostro territorio. Due cose molto importanti». Quindi niente fondi extra per il I Municipio, oltre alla mancanza di incassi per l’amministrazione capitolina.
E intanto le occupazioni di suolo pubblico previste durante il periodo del Covid continuano di proroga in proroga a essere concesse nonostante l’emergenza sia terminata da tempo. «Al danno ambientale si aggiunge la beffa di non riuscire a incassare le somme dovute - conclude Lobefaro - . La pessima gestione amministrativa del Campidoglio e del Municipio provoca effetti devastanti nelle casse capitoline. Il primo Municipio ha i due terzi delle attività produttive di tutta la città ma non è messo in condizione di gestire al meglio queste risorse. È un sistema che favorisce l’anarchia sul territorio e provoca disagi agli operatori commerciali e ai cittadini».
Divisa
La somma, se fosse riscossa, spetterebbe per metà al Campidoglio e per metà alla ex Circoscrizione