Villa Albani, i marmi mai visti nel neonato Antiquarium
Undici marmi antichi della Collezione Torlonia, mai visti finora, si potranno ammirare da oggi al 28 giugno in uno spazio denominato «Antiquarium», appena restaurato e ricavato in uno degli edifici di pertinenza (le ex scuderie) di Villa Albani. Iniziativa con cui la Fondazione Torlonia, istituita dallo scomparso principe don Alessandro e oggi presieduta dal nipote Alessandro Poma Murialdo, festeggia i suoi dieci anni di attività.
Apertura e mostra — notizia anticipata dal «Corriere della Sera» («la Lettura» del 25 febbraio scorso) — si avvalgono della curatela dell’archeologo Carlo Gasparri, che già aveva curato le due esposizioni dei «Marmi» di proprietà del nobile casato ai Musei Capitolini e alle Gallerie d’Italia a Milano (co-curatore anche dell’imminente mostra delle sculture Torlonia al Louvre di Parigi).
Gli undici esemplari esposti sono stati appena restaurati nei Laboratori Torlonia con il supporto di Bulgari. Si tratta di alcune significative opere conservate da decenni nel Palazzo Torlonia di Trastevere ma provenienti proprio da Villa Albani, che dunque tornano ora temporaneamente nella villa per essere presentate al pubblico nella loro sede d’origine. Le sculture sono state quasi tutte oggetto di importanti interventi integrativi tra il XVIII e il XIX secolo (spesso per mano di Bartolomeo Cavaceppi), dunque testimoni d’eccezione di quel filone del gusto antiquariale assai diffuso tra Sette e Ottocento, quando l’archeolgia intesa come scienza filologica non si era ancora del tutto disgiunta da una più generale «estetica antiquaria» applicata soprattutto nella decorazione di ville e giardini.
Tra le opere esposte spicca lo scenografico gruppo di un giovanissimo Eros con la biga trainata da due cinghiali ,di cui uno originale antico, databile intorno alla metà del II secolo dopo Cristo. Di grande impatto anche la statua femminile raffigurante una Najade, divinità fluviale, proveniente dalla Villa del marchese Giustiniani e poi collocata in una nicchia nella Kaffeehaus della residenza Albani-Torlonia, al di sopra di un sarcofago in cui gettava acqua.
Nel neonato «Antiquarium» anche una splendida vasca rettangolare in marmo africano poggiata su due grifi, un Daino in marmo lunense, un Aquila ad aperte, forse parte superstite di una perduta statua di Giove, oltre a esemplari di ritrattistica tra cui un’Erma maschile barbata (Scuderie Villa Albani Torlonia, via Salaria 96, da lunedì a sabato, esclusi festivi, 9-13; festivifondazionetorlonia.org).