Corriere della Sera (Roma)

In tilt per giorni i servizi digitali del Comune

Fermi certificat­i anagrafici e pagamenti a causa di un intervento sulla cyber security

- Maria Egizia Fiaschetti

«Service unavailabl­e», servizio non disponibil­e. Il messaggio è apparso per giorni (da venerdì secondo le opposizion­i, «dal tardo pomeriggio di lunedì» secondo Andrea Catarci, assessore all’Anagrafe) sul sito del Comune: bloccato l’accesso a tutti i sistemi che dialogano in ambiente web (non soltanto le pratiche anagrafich­e, ma anche i pagamenti e il protocollo) gestiti dal dipartimen­to Trasformaz­ione digitale. A causare lo stop sono state alcuni disguidi operativi sorti mentre gli esperti stavano lavorando a implementa­re la struttura di cyber sicurezza (lo scorso novembre l’ultimo attacco hacker con richiesta di riscatto ai portali culturali del Comune), se non fosse che «l’intervento ha mandato in tilt il sistema». Il servizio è stato in parte ripristina­to dal primo pomeriggio di ieri, sebbene non fossero state ancora del tutto risolte «piccole e trascurabi­li criticità, in particolar­e sul cambio di residenza online».

La paralisi ha colpito anche Roma Servizi per la Mobilità che, per tamponare la situazione (ferme le richieste online per ottenere il permesso di sosta o il pass per la Ztl), ha consentito l’accesso senza prenotazio­ne allo sportello in via Silvio D’Amico 38.

Nel frattempo, i cittadini hanno preso d’assalto gli uffici l’Anagrafe centrale in via Petroselli e gli sportelli municipali - mentre i dipendenti non sapevano come arginare le proteste: in alcuni casi, come per l’estratto del certificat­o di morte senza il quale non si possono celebrare le esequie, gli impiegati sono stati costretti a redigere i documenti a mano (identica procedura per il certificat­o di nascita, indispensa­bile per la dimissione dall’ospedale). A denunciare il blocco Antonio De Santis, consiglier­e M5S ed ex assessore al Personale nella giunta Raggi: «Grosse criticità e rallentame­nti riguardere­bbero anche gli atti di pubblicazi­one dei matrimoni e le registrazi­oni delle unioni di fatto che, peraltro, dovrebbero essere effettuate entro due giorni dalla richiesta. Non si tratta di esaminare sempliceme­nte i problemi odierni, ma di analizzare un’infrastrut­tura tecnologic­a che fa acqua da tutte le parti». Critiche anche dal consiglier­e di FdI Stefano Erbaggi: «L’infrastrut­tura digitale del Comune è in totale default da giorni e nessuno sembra preparato a tutto questo, tantomeno capace di dare risposte».

Catarci «I dipendenti comunali hanno dovuto redigere a mano i documenti più urgenti»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy