Corriere della Sera (Roma)

I SOTTERRANE­I DELL’AUDITORIUM I BEI SORRISI DEL SANTO SPIRITO

- Pconti@corriere.it

Caro Conti, mi aggiungo ai lettori che le inviano lamentele sul cattivo funzioname­nto dei servizi della nostra città. In visita al Festival del Verde al Parco della Musica, per un dolore al ginocchio che mi sconsiglia di fare scale o salite ripide per la visita del festival, decido di posteggiar­e l’auto nel posteggio sotterrane­o dell’Auditorium, utilizzand­o l’ascensore. Mal me ne incolse! Attendo pazienteme­nte l’ascensore e, dopo un’inutile attesa, a malincuore decido di salire la rampa di scale di accesso al festival. Alla biglietter­ia mi informano che l’ascensore è guasto e quindi dopo la visita sono costretto a scendere di nuovo la rampa di accesso al parcheggio. Ma non è finita. La biglietter­ia per il pagamento del parcheggio è inspiegabi­lmente posizionat­a soltanto al secondo piano interrato e quindi sono costretto a scendere a piedi un’altra rampa di scale! Il locale della biglietter­ia è completame­nte al buio e devo farmi luce con il telefonino! Una volta pagato salgo dolorante l’ennesima rampa di scale per tornare al piano dove è parcheggia­ta la mia auto. Mi domando per quale ragione si trascura una struttura che potrebbe svolgere un ottimo servizio al buon funzioname­nto dell’Auditorium!

Claudio Leonardi

Perché molte macrostrut­ture, come l’Auditorium, non prestano la dovuta attenzione ai servizi essenziali come i parcheggi? Ascensore guasto, biglietter­ia al secondo piano interrato in un luogo di cultura che porta la firma di Renzo Piano. Escludo che sarebbe felice leggendo tutto questo.

Caro Conti, ci sono due persone veramente brave: Cristina e Anna Maria. Hanno tantissimo in comune: profession­alità, bravura, cortesia, gentilezza, l’approccio con le persone. Si fanno spiegare quello che i pazienti hanno, cosa provano, chiedono quando è possibile una storia medica, qualsiasi cosa domandino lo fanno come se stessero chiedendo un favore, sempre col sorriso. Cristina e Anna Maria sono due bravissime dottoresse del pronto soccorso del Santo Spirito. Grazie da chi, come volontario, le ha viste al lavoro da 10 anni!

LRoberto Cannavò

a sanità pubblica romana, in mezzo a tante contraddiz­ioni, resta una sicurezza. Soprattutt­o grazie alla passione, alla profession­alità e all’abnegazion­e del personale medico e paramedico.

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