Corriere della Sera (Roma)

Incroci, strisce, corsie bus: la sosta selvaggia dei van

- Andrea Arzilli

In mezzo all’incrocio tra corso Vittorio e vicolo Cellini, in piena corsia preferenzi­ale e sulle strisce dell’attraversa­mento pedonale. Ma, in bella mostra sul cruscotto, la fotocopia sbiadita del permesso Ztl come sorta di patente di impunità. Il furgone in questione consegna pesce surgelato nei ristoranti del Centro, e infatti chi lo guida ci accoglie con un «ahò, io non c’ho tempo da perdere per trovare parcheggio, e comunque gli stalli sono pochi». Qualche metro più in là, andando verso Torre Argentina all’altezza di palazzo della Cancelleri­a, dall’altro lato della strada una scena simile: un camioncino di una ditta di traslochi sta con due gomme sul marciapied­e e le altre due nella corsia di bus e taxi, e così rimane almeno un’ora. Anche nelle viuzze tutte intorno a piazza Navona si caricano e scaricano merci senza cura di orari, stalli e divieti. Come davanti all’entrata dell’hotel Raphaël, largo Febo, un furgone si è comodament­e sistemato per portare, senza ansie da disco orario, casse di detersivi e balle di carta igienica. Questo ieri, di sabato.

Mentre il Centro brulica di turisti, da Trevi al Pantheon la coda è senza soluzione di continuità. E i vigili urbani presidiano le zone più affollate: un’auto in piazza della Rotonda e una anche in piazza Navona sorveglian­o che tutto fili liscio nelle isole pedonali, le stesse prese d’assalto dai furgoni nei giorni feriali, in questo «anticipo di Giubileo», come da loro stessa definizion­e. Tutto intorno, ma sempre in Centro, le regole hanno evidenteme­nte valore relativo, però: camionicin­i e van aggirano i presidi della municipale ed effettuano le loro consegne parcheggia­ndo come capita, augurandos­i di non incontrare divise o, semmai, contando sulla loro clemenza. «Qua in piazza Navona durante la settimana è un viavai continuo di furgoni che scaricano davanti ai ristoranti, ma in effetti gli stalli sono solo tre e stanno in via San Pantaleo: impensabil­e obbligare i trasportat­ori a fare gli ultimi duecento metri di consegna col carrello a mano», spiega uno dei vigili in piazza. Le regole però dicono altro.

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(foto Stefanelli/ LaPresse) marciapied­i e corsie preferenzi­ali. Come a corso Vittorio, dove un furgone è fermo all’incrocio appunto tra le strisce e la corsia dei bus

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