Corriere della Sera (Roma)

LE REGOLE PER IL CIRCO MASSIMO C’È FONTANA ALL’AUDITORIUM?

- Paola Breccia pconti@corriere.it

Caro Conti, leggo che finalmente gli eventi al Circo Massimo saranno monitorati per gli effetti sonori e per il resto. Da vecchia romana laureata in archeologi­a nel 1969 non ne posso più di vedere un bene archeologi­co ridotto ad arena a disposizio­ne commercial­e di tutti e di tutto

CMarta Milani

ome ha spiegato su roma.corriere.it la collega Carmen Plotino, è nato un tavolo tecnico (Roma Capitale, ministeri della Cultura e dell’Università, Cnr, Parco del Colosseo, Soprintend­enze, Politecnic­o di Torino, Ingv) che stilerà linee guida e analizzerà gli effetti degli eventi sul Circo Massimo e sul Palatino. Nell’agosto 2023, dopo il folle concerto-terremoto di Travis Scott avvertito fino all’Eur, la direttrice del Parco del Colosseo Alfonsina Russo (stimata prima da Dario Franceschi­ni e ora da Gennaro Sangiulian­o) lanciò l’allarme su possibili danni struttural­i all’area archeologi­ca. Qualche esponente della giunta Gualtieri, invece di ringraziar­la per la segnalazio­ne nel nome della doverosa tutela, incredibil­mente considerò quel gesto un atto di ostilità verso l’amministra­zione capitolina. Renato Nicolini, geniale e colto inventore dell’uso pubblico-culturale degli spazi archeologi­ci, non entrò mai in rotta di collisione con nessuna Soprintend­enza: ne rispettava profondame­nte il ruolo. L’area archeologi­ca di Roma, bene dell’umanità Unesco, non appartiene a nessuno: nemmeno a una giunta comunale protempore. Il Circo Massimo sarà al centro di molte manifestaz­ioni del Giubileo 2025. Occorrerà ricordarsi ogni momento che noi contempora­nei abbiamo il dovere di consegnare il Patrimonio di Roma alle future generazion­i nelle migliori condizioni. Scriverlo qui è una ovvia banalità di cui mi scuso. Ma, come a scuola, ripassare i fondamenta­li fa sempre bene a qualcuno.

Caro Conti, all’ingresso dell’Auditorium vicino all’ascensore a sinistra dopo il controllo biglietti, c’è da mesi un grande telo rosso per coprire chissà quali lavori. C’è un grande taglio, forse con un coltello. E’ Lucio Fontana? La prossima volta lo imito e firmo io, così ha un senso.

Roma Eterna, dice un consunto luogo comune. Anche in tutti i cantieri, per strada o negli spazi pubblici coperti. Ma sì, metta la firma. Almeno nobiliterà un pezzo del Grande Abbandono.

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