Musica libera senza frontiere
«Credo che questa sia un’occasione più unica che rara di celebrare la creatività della scena jazz romana. Proponendo una maratona di musica agli appassionati, ma soprattutto stimolando l’attenzione delle nuove generazioni, un pubblico che si deve ancora formare». È la promessa di GeGè Telesforo, chiamato insieme a Paolo Fresu alla direzione artistica di martedì 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz, che nella Capitale vedrà una staffetta sonora tra la Casa del Jazz e l’Auditorium.
Inaugurazione a Villa Osio, la mattina, ore 11.30, evento gratuito, un live di padre in figlia, con Danilo e Oona Rea, piano e voce, affiancati dall’at
Per la Giornata del Jazz è in programma martedì una staffetta sonora fra Villa Osio e Auditorium
trice Barbara Bovoli.
Al pomeriggio, a partire dalle 17, con gli Anoumanuche, l’attenzione si sposta al Parco della Musica, in sala Sinopoli, per una straordinaria staffetta generazionale e la possibilità «di verificare in una giornata quanti talenti esprime il jazz solo in una città importante come Roma, con il suo dipartimento al Conservatorio di Santa Cecilia, con scuole importanti come il Saint Louis, musicisti — sottolinea Telesforo — che rappresenteranno varie generazioni, dai ragazzini che compongono la strepitosa orchestra Big Band diretta da Massimo Nunzi fino a Gegè
Munari, che è il decano del jazz con i suoi novant’anni».
Non solo in sala: negli spazi esterni dell’Auditorium sfilerà la P-Funking Band. Nel foyer una Orchestra improvvisata: Ritmi con segni, la Swing Band di Giorgio Cuscito, Ava Alami. Poi appunto, la maratona, band e jam session. Tra gli altri, Antonio Solimene special guest Umberto Fiorentino, Andrea Molinari Quintet, Aliendee, Cutello Bros Band, Chiara Civello, Fabio Zeppetella Santa Cecilia Guitars Combo, Domenico Sanna, Francesco Cavestri, Paolo Di Sabatino, Christian Mascetta, Tosca e Rita Marcotulli, Stefano Bollani e Valentina Cenni. Il Vittorio
Solimene Quartet ospiterà Fabrizio Bosso. Con il Saint Louis Saxophone Ensemble si esibirà Rosario Giuliani. E ancora Franco Piana e Stefania Tallini, Gabriel Marciano Quartet e Sergio Cammariere.
«Il jazz — osserva Paolo Fresu — è per antonomasia la musica del presente e l’International jazz day del 30 aprile fotografa uno stile in perenne movimento che bene racconta le ambizioni e i sogni delle nuove generazioni. Una giornata preziosa, soprattutto in questo momento di conflitti e barriere, in quanto la musica jazz incarna, più di qualsiasi altra, i valori della libertà, dell’ascolto, dell’accoglienza e del
rispetto. Comporre tale racconto grazie alla creatività e alla poetica dei giovani musicisti è un segno di speranza e di rinnovata bellezza».
E Telesforo rilancia: «Il jazz è anche la musica del futuro, perché è contaminata, nasce come una musica meticcia che abbatte qualsiasi frontiera, ha fatto un viaggio pericolosissimo, drammatico, ha resistito a qualsiasi tipo di intemperie la vita potesse mettergli davanti compreso il periodo fascista, in cui il jazz era proibito, ma a casa Mussolini c’era Romano che il jazz lo suonava».