Ecco i «Super Gulp»: musica e passione
Gli studenti della scuola media De André di Monteverde e il loro prof: «Tra Queen, Dylan e Beatles vogliamo raggiungere le mille cover»
Non solo Foscolo, Manzoni o Verga; temi o analisi logica. Il professore di Lettere di una scuola media può trasmettere ai suoi studenti anche una grande passione: quella per la musica. Ed è proprio ciò che fa Giorgio Andreozzi, 52 anni, che da diciotto è docente alla Fabrizio De André dell’istituto comprensivo via Fabiola, a Monteverde: autodidatta del giro di do, della chiave di violino, così come nell’arrangiare melodie alle tastiere e nell’accordare la chitarra ma grande amante dell’arte delle note da armonizzare.
«Al mio primo anno qui ho incontrato tra i banchi dei ragazzi appassionati di musica e dei Beatles e così è nata l’idea di mettere su una band della scuola - racconta Andreozzi -. Il loro primo concerto è stato nel 2006, poi il progetto è cresciuto». Ed è cresciuto così tanto che oggi i «Super Gulp», questo il nome del gruppo formato da una ventina di elementi selezionati in base alla predisposizione, può contare su tre tastiere, due batterie e altrettante chitarre elettriche e acustiche, oltre a un basso e alle percussioni.
Che genere di musica interpretano questi giovani studenti di scuola media? «Fanno cover - prosegue Andreozzi -: musica rock e pop, suonano e cantano un repertorio che va da Bob Dylan ai Queen, dai Beatles a Bruce Springsteen fino a Led Zeppelin». Insomma grandi artisti della recente musica internazionale, dagli anni Sessanta in poi, che sono anche oggetto di studio.
«L’obiettivo di questo progetto è quello di far appassionare gli studenti alla musica a 360 gradi: ne studiamo la storia, cerchiamo di capire il contesto, con i testi potenziamo l’apprendimento della lingue inglese - aggiunge il professore che negli anni ha collaborato, oltre che con la collega Federica Castracane, anche con insegnanti di musica con cui hanno messo su un coro di tutte le classi dell’istituto, che presenta invece canzoni italiane -. Ma soprattutto vogliamo aiutare i giovani nella socializzazione, potenziare la fiducia in se stessi e sviluppare il problem solving».
Il laboratorio musicale, oltre a «rubare» qualche momento tra una lezione e l’altra per qualche prova e a riunirsi un paio di pomeriggi a settimana nei locali scolastici, ha un obiettivo ambizioso: «Quello di arrivare a realizzare mille canzoni. Le cover di anno in anno non si ripetono mai, cambiano ogni volta. È un gioco - conclude Andreozzi - ma prima che io vada in pensione raggiungeremo quella cifra che ci siamo prefissati. A quanto siamo arrivati al momento? Siamo a quota 620».