All’American Academy musica elettronica con Mason Bates tra giochi di luce e cocktail
Una versione assolutamente inedita del giardino esterno dell’American Academy in Rome (Aar) ha fatto da scenografia (e da dancefloor) all’evento «Soundscapes», serata di musica elettronica collegata al festival «Expodemic» che ha messo in connessione le energie creative e visionarie che circolano nella Capitale. Sei ore di performance ospitate dallo storico «McKim, Mead & White Building» di via Angelo Masina, con il coinvolgimento dell’azienda speciale Palaexpo e dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Si celebra il ritorno a Roma 20 anni dopo la sua esperienza come borsista dell’Aar, di Mason Bates, compositore, curatore e deejay di Filadelfia, seduto 24 ore prima nella sala Santa Cecilia del Parco della Musica per applaudire la prima del suo «Concerto per pianoforte», eseguito dal grande pianista Daniil Trifonov. Alla consolle si alternano con Bates, recente vincitore di un Grammy Award, la produttrice e dj italo-ivoriana Ehua, la dj Mary Gehnyei, gli artisti Simone Bertuzzi (Invernomuto) con il progetto Palm Wine, e Polysick.
Tra i padiglioni, giochi di luce, suoni, cocktail, privé, e centinaia di partecipanti accolti dal direttore dell’Academy Aliza S. Wong e dalla storica dell’arte e direttore artistico Ilaria Puri Purini. Arrivano sul Gianicolo Marco Delogu (Palaexpo), Mauro Bucarelli (Accademia Santa Cecilia), il pianista e compositore Baldwin Giang, la curatrice Johanne Affricot, il direttore artistico del Macro Luca Lo Pinto, l’attore Vincenzo Crea, la fotografa Francesca Fago, gli artisti Michela De Mattei e Stefano Iraci, il regista britannico William Oldroyd, Alysa Weinstein Gravina, Claudia di Canossa e molti altri.