Severino Salvemini
/ La musica della distanza (dallo stress) Abbiamo chiesto a Ettore Messina di raccontare i 10 brani musicali che hanno accompagnato ( e segnato) la sua vita
Tra gli allenatori di basket più titolati, Ettore Messina ( 1959) ha segnato la storia della pallacanestro degli ultimi decenni. Dopo una splendida carriera italiana ( vari scudetti a Bologna e Treviso, come club, e la Nazionale), nel 2005 diventa coach della corazzata Cska Mosca dove rimane fino al 2009, vincendo, oltre al campionato nazionale, l’Eurolega per due volte. Passo successivo a Madrid e infine l’approdo al Los Angeles Lakers, ovvero il sogno Nba, l’olimpo di questo sport. Dopo altre due stagioni a Mosca, ritorna nel 2014 in Nba come vice allenatore dei San Antonio Spurs. Il 26 novembre 2014 sostituisce il titolare Gregg Popovich, indisposto, nella partita contro gli Indiana Pacers: gli Spurs vincono 106- 100 e Messina diviene il primo coach non nordamericano ad allenare e vincere una partita in Nba. Messina entra ufficialmente nella categoria dei pionieri.
Per noi coach la musica è cruciale: con la squadra, in pullman o in aeroporto. Con gli auricolari dell’Ipod, ci aiuta a mettere un po’ di distanza nei confronti dei momenti troppo emotivi. E allora le note diventano protagoniste fondamentali. Me la risentirò spesso questa lista; Jesahel e Elpueblounido, l’adolescenza e le occupazioni al liceo; Rimmel che accompagna le prime delusioni amorose; Sinatra che addormenta la piccola Lucia; i Righeira che allietano gli anni belli dei grandi successi a Bologna; Laura è Lacostruzionediunamore; Simon & Garfunkel sono invece la ninna nanna di Filippo; Ate, in giro per il mondo con l’Eurolega; dietro Seinell’anima si nasconde mio fratello; e infine Eminem esalta le mie ultime destinazioni nella mediterranea Madrid, nella fredda Mosca e nella colorata San Antonio statunitense.
A pagina 122, alcune delle Top10 personali spediteci dai lettori