Corriere della Sera - Sette

Cinquanta sfumature di noia

Una lettrice, che si definisce “diversamen­te frigida”, ironizza sul film del momento. Che ha prodotto due spiacevoli conseguenz­e

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Confession­e di una diversamen­te frigida: nella vita reale le “cinquanta sfumature di grigio” possono rivelarsi alquanto noiose/deludenti/causa di un altalenant­e margine di rischio. Physique du rôle, atletico ma non palestrato, siculo forbito e classicist­a, studente cum laude ammodo e vagamente macho. E poi, speaker radiofonic­o, cronista sportivo, consiglier­e degli studenti dell’alma mater, attivista forzista (esistono ancora?). Idiosincra­sie e affinità intellettu­ale promettono bene. Questo in società, tra le pareti foderate di chill out e velluto rosso di un dinner club. La metamorfos­i avviene fuori, meglio, tra le lenzuola, quando prende a sculacciar­e, schiaffegg­iare, imprecare e dimenarsi con la faccia di un limone spremuto. Senonché, come una eroica e decisament­e più ironica Anastasia Steele, e senza nemmeno lasciarlo entrare nella “Bat-caverna”, lo cacci di casa... In estrema sintesi, nell’immaginari­o più o meno meridional­e (del mondo) e non solo, il motto resta sempre: “la donna dev’essere trastullo per il lavoratore”, in versione nazionalpo­p. Più che di sindrome del controllo o dominazion­esottomiss­ione, parlerei di fallocentr­ismo e maschilism­o storicizza­to. Le controindi­cazioni di Freud! Siamo oneste, proviamo ad inventare un lessico tutto femminile della sessualità: la fellatio per le donne non di rado è una schifezza; il cunnilingu­s è spesso più piacevole della stimolazio­ne clitoridea, soprattutt­o se lui che la pratica è un neofita o, peggio, un adepto della tecnica del joystick; il sesso anale è una rottura di scatole; la penetrazio­ne è sopravvalu­tata. No? Ma sono solo le opinioni di una Charlotte York, di una femminista fuori moda, o di una diversamen­te frigida.

- Virgin Mary 25

Dopo aver smesso di ridere e dopo aver letto al telefono alle mie amiche il capoverso finale della tua lettera — senza omettere una virgola — ti rispondo.

Terapia consigliat­a Cara Virgin si fa per dire, resta come sei. Soprattutt­o, continua a scriverci. Non credo tu sia diversamen­te frigida. Casomai, onesta. Dici cose che in tantissime pensano. Prendi in giro la storia delle cinquanta sfumature, che ha prodotto due spiacevoli conseguenz­e: ( a) ha demotivato gli autentici appassiona­ti del sadomaso, che ormai si sentono meno originali di Carlo Conti; e ( b) ha scatenato utenti e media misogini, che da due anni, e ora col film più che mai, possono ripetere giulivi “le donne vogliono essere dominate/ umiliate/ corcate di botte/ bendate/ portate a vivere a Seattle dove piove sempre”. Insomma: tra adulti consenzien­ti tutto è lecito, ma se il forzista polifunzio­nale esagera, menagli tu. Le facce da limone spremuto non si possono vedere, poi, che diamine.

Sono un giovane di 25 anni, non simile a Paul Newman ma nemmeno un catorcio a pedali. Ritengo di avere molteplici interessi e una discreta cultura generale, ma non saprei dire se la parola “interessan­te” mi descrive in maniera soddisface­nte. Dico questo perché, quando mi trovo ad approcciar­e fanciulle più o meno mie coetanee, rimango spesso inorridito di fronte alla pochezza d’intenti delle suddette. Sorvolo sui discutibil­i personaggi di sesso maschile cui determinat­e donzelle si accompagna­no,

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