Corriere della Sera - Sette

Francesca Pini

Incantano con idee e materiali. Anche ecologici

- Di Charles Pollock Harry Ber- Stefania Vasques) tino Gamper, Ron Arad Stefano Belingardi, Alberto Biagetti via Tortona,

Non possiamo cambiare radicalmen­te ogni anno l’arredament­o delle nostre case, ma ogni volta che si apre il Salone Internazio­nale del mobile ( a Rho- Pero, dal 14 al 19/ 04) e l’immancabil­e FuoriSalon­e in città a Milano, la tentazione è grande. Conviene prendere spunto qua e là, e rinnovare i propri ambienti anche con piccoli oggetti ed elementi firmati dai grandi designer. Non mancano innanzitut­to le riedizioni come da Knoll, con la Arm Chair di ( 1960), e poi anche la famosa seduta Chair di toia, di cui ricorre il centenario della nascita e al quale l’azienda dedica una mostra ( anche di sculture, gioielli, disegni). Continua l’ispirazion­e alle cementine dei pavimenti “vecchia Milano” da Bisazza, rielaborat­e in chiave optical dalla francese India Mahdavi. E ancora il cemento cambia pelle, diventando anche molto decorativo ( con la regia dell’ungherese Ivanka) guardando ai panots utilizzati dal famoso architetto Gaudì a Barcellona. Anche i muri tappezzati sono tornati protagonis­ti, con le carte da parati pop di Wallpepper trend ( i cui motivi sono pensati da illustrato-

Diamond ri, artisti e fotografi), e le nuove geometrie déco di Hermès. L’eco- design è di casa a Cascina Cuccagna, Good design- natural circle presenta materiali innovativi ed ecososteni­bili ( come la cellulosa lavabile ed idrorepell­ente dei cuscini di alle lavorazion­i industrial­i, mentre con il progetto di Mosaico digitale gli alberi mettono radici sui muri. Le sedute fanno come sempre la parte del leone, i fratelli Campana ( per a Lot of Brasil, con la linea Estrela) imprigiona­no delle stelle marine in un reticolato di metallo tagliato a laser. Mar

per la Thonet, storica azienda viennese, reinventa gli sgabelli, giocando con il leitmotiv dei cerchi inanellati, riferendos­i al circo. La sigla Best sta per un giovane talentuoso architetto che fa la sua prima incursione nel design con una chaise longue, Analysis per Habitare, un po’ compasso, dalle linee sferzanti, poi si diverte anche a realizzare una poltroncin­a origami, pieghevole. Per lo sfumato è una variazione dal rosso al violetto applicata al divano di Moroso. Alessandro Mendini e Marco Zanuso jr firmano per Fragile rispettiva­mente una lampada a sospension­e ( edizione di sette) e i tavoli bassi, console e centrotavo­la Tamiso, frutto di un intreccio di legni. trasforma la casa in una similpales­tra, con una serie di oggetti a tema, tra cui un attrezzo ginnico come il “cavallo”, trasformat­o in panca. Durante il Salone, Milano si divide anche in zone. Quella di anche con Mi-

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