La disfida delle Malvinas
Gli inglesi vogliono rafforzare le difese militari. E gli argentini rispondono così
Inverosimile e ingiustificabile. Così il governo argentino giudica l’annuncio britannico di un rafforzamento delle difese militari alle isole Falkland-Malvinas. «Assurdo agitare il fantasma di una minaccia per aumentare le spese militari sulle isole», afferma il ministero degli Esteri di Buenos Aires, «e ignorare il fatto che tutte le forze politiche argentine sono d’accordo nel trovare una soluzione pacifica alla controversia sulla sovranità dell’arcipelago». Gli argentini approfittano della polemica per invitare la Gran Bretagna “a sedersi a un tavolo, come hanno stabilito più di quaranta risoluzioni dell’Onu”. Nei giorni scorsi il ministro della Difesa Michael Fallon ha annunciato che la Gran Bretagna intende modernizzare il proprio sistema di difesa delle Falkland per affrontare “qualunque minaccia futura”. Ha ricordato che l’arcipelago resta soggetto alle rivendicazioni argentine e che quindi la minaccia per mare e per aria non è mai venuta meno. Nessun governo argentino dal 1982 (anno della guerra) a oggi ha mai rinunciato alla sovranità sulle isole. Secondo Buenos Aires il tema dovrebbe essere oggetto di un negoziato, ma la Gran Bretagna si è sempre rifiutata di discuterne a causa della vocazione plebiscitaria degli abitanti delle isole di non cambiare l’attuale status.