Una terapia che fa scalpore
Marijuana somministrata ai bambini. I risultati? Positivi, ma creano polemiche
Nove bambini affetti da epilessia e ricoverati al Children’s Health Center della capitale polacca sono stati sottoposti a una terapia sperimentale a base di marijuana. I risultati? Incoraggianti, anche se il campione di piccoli pazienti sottoposti al test è numericamente piccolo, ha detto il dottor Marek Bachanski, uno dei medici coinvolti nell’esperimento. Neuroscienziato del Dipartimento di neurologia ed epilettologia di Varsavia, Bachanski ha raccontato nel dettaglio l’esperienza con il primo bambino al quale è stata somministrata la droga: Maks, 5 anni, soffriva dai 200 ai 300 attacchi di epilessia al giorno. Da settembre dello scorso anno ha iniziato la terapia con la marijuana e oggi gli attacchi si sono ridotti del 90 per cento. Risultati meno eclatanti ma altrettanto significativi sono stati riscontrati anche sugli altri pazienti. Contro i benefici ottenuti, gli effetti collaterali riscontrati, ha detto il medico, sono stati minimi, solo un po’ di apatia e un po’ di affaticamento. Come è facile immaginare, la notizia dei test effettuati sui bambini — i cui genitori erano naturalmente tutti consenzienti — ha scatenato polemiche e critiche. In Polonia, l’uso della marijuana per scopi medici non è mai stato reso legale da una specifica legge e i sanitari che vogliono utilizzarla sui loro pazienti devono sottostare a un rigido protocollo — nel quale, tra l’altro, l’identità di ogni singolo malato deve essere dichiarata —, sottoposto all’approvazione del ministero della Sanità. Il quantitativo di marijuana ritenuto necessario viene poi importato dall’Olanda. Un meccanismo complicato che fa perdere tempo, secondo l’ex ministro della Sanità Marek Balicki, che ha fatto sentire la sua voce accanto a quella dei critici auspicando che la Polonia si doti di una nuova legge che snellisca le procedure per l’uso della droga a fini medici. «Se vogliamo parlare di diritto alla salute, allora dobbiamo rendere la marijuana disponibile a chi ne ha bisogno», ha