Stop al petrolio ”solidale”
Uno dei capisaldi del “chavismo”, la fornitura di petrolio a prezzo di favore ai Paesi amici del Venezuela, sta per essere smantellato. Non c’è alcun annuncio ufficiale, ma l’indiscrezione è apparsa in un rapporto della Barclays, chiamato “Riducendo la generosità”. La ragione è la grave crisi economica che sta attraversando il Venezuela, solo in parte dovuta al calo del prezzo del petrolio. Il presidente Nicolas Maduro, sostiene la Barclays, avrebbe deciso di tagliare i sussidi che il Venezuela garantisce da anni all’alleanza Petrocaribe, composta da 17 Paesi dell’ America Centrale e dei Caraibi. Il caso più noto è quello di Cuba, che per anni ha ricevuto circa 100.000 barili di greggio al giorno, in cambio dei medici che lavorano in Venezuela e dei servizi di intelligence forniti al regime chavista. Secondo gli ultimi dati ufficiali, gli invii di petrolio all’alleanza Petrocaribe erano aumentati del 21 per cento tra il 2012 e il 2013, mentre lo scorso anno ci sarebbe stata una riduzione del 15 per cento. Sempre secondo stime non ufficiali, gli invii di petrolio a Cuba sarebbero già stati ridotti della metà, e si aggirano oggi attorno a 55.000 barili al giorno. La politica di generosità è costata al Venezuela negli ultimi dieci anni circa 45 miliardi di euro. Il prossimo passo dovrebbe essere ora l’aumento della benzina sul mercato interno.