Come ti elimino il dissidente
La macchina del fango non è un’invenzione italiana, ma sembra essere ben oliata anche in altri contesti. Esempio perfetto di un giornalismo strumentale a una politica che vuole far fuori personaggi “scomodi” tramite la diffamazione, sembra essere diventata uno dei mezzi più usati in Marocco per screditare i movimenti riformatori di opposizione al sistema. E ce n’è per tutti: a ogni categoria di opposizione, è associato un “reato” diverso, in modo tale da lederne l’immagine nel modo più incisivo possibile. Ed è così che Mustafa Arriq e Nadia Yassine, tra i leader più in vista del movimento di ispirazione islamica Al-Adl wa l-Ihsan sono apparsi sulle prime pagine dei giornali e sui siti Internet mentre erano intenti in relazioni extraconiugali (tutte da verificare). Mentre i ragazzi protagonisti dei movimenti di protesta “20 febbraio” vengono accusati di traffico e consumo di droga e gli oppositori di sinistra di essere corrotti al soldo di governi stranieri e nemici del Marocco. E mentre gli “accusati” tentano di spiegare la loro innocenza, le voci corrono e la “Primavera” marocchina rimane lontana.