Anche il pasticciere fa obiezione di coscienza
Colin e Karen McArthur, proprietari della pasticceria Asher a Belfast, sono cristiani ferventi, seguaci della chiesa presbiteriana. Quando Gareth Lee, attivista per i diritti degli omosessuali, è entrato nel loro negozio per ordinare una torta decorata con la scritta “sostieni il matrimonio gay”, loro proprio non ce l’hanno fatta ad accettare. Quelle unioni, per Colin e Karen, sono inconcepibili, profondamente in contrasto con la loro fede. Il rifiuto, però, non è piaciuto a Gareth, che ha portato il caso in tribunale. «Mi sono sentito discriminato», ha detto davanti al giudice. Ma gli avvocati della coppia di pasticcieri difendono i loro clienti affermando che nessuno deve essere costretto ad agire contro la propria coscienza. Il caso, come prevedibile, non è rimasto chiuso tra le aule del tribunale di Belfast. A sostenere i due pasticcieri, racconta il Guardian, si sono schierati molti presbiteriani di tutto il mondo; a fianco di Gareth, invece, c’è l’Equality Commission, che si batte per l’eguaglianza dei diritti e ha messo a disposizione un fondo di 33mila sterline per sostenere le spese legali.