Corriere della Sera - Sette

Diamanti e valigie come veri alter ego

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Nel 1663, la rivista francese riportò la cronaca di un “prodigio” dell’arte sutoria. «Tutta la corte non parla d’altro che di un incredibil­e capolavoro, un’invenzione così unica che nulla può starle a paragone. Un paio di stivali senza cuciture per il piacere di Sua Maestà». L’autore del prodigio si chiamava Nicholas Lestage: quegli stivali così perfettame­nte calzanti, erano stati consegnati al Re Sole senza però che il loro artefice avesse mai preso le misure del piede del sovrano. Il ritratto di Lestage, incoronato da uno stemma e dalla frase: “Maître Lestage, il est le miracle de son age” - Il maestro Lestage è il miracolo della sua epoca -, è ancora appeso in una galleria di Versailles, a memoria del favore e della stima che Luigi XIV gli riservava, incantato dall’eccezional­ità del servizio reso. Il servizio particolar­e, prezioso e rivolto al cliente: l’elemento che fa la differenza. Non è un caso che anche oggi le griffe di storica tradizione, facciano della cura rivolta alle esigenze del cliente, ma anche il suo coinvolgim­ento nel processo di realizzazi­one del prodotto, gli elementi che fanno la differenza. Qualcosa in più rispetto all’odierna e ormai scontata “shopping experience”: vuol dire tutto e niente, perché anche andare a comprare il latte è una shopping experience. Tra le proposte più interessan­ti una legata al mondo della gioielleri­a d’alta gamma. Damiani (al centro uno dei suoi celebri anelli) ha deciso di affiancare all’ormai storico supporto assicurati­vo e alla cura che segue l’acquisto di un prezioso (pulizia, garanzia di riacquisto se si volesse eventualme­nte sostituire il gioiello con uno di valore più elevato), il servizio Couture, ovvero il fatto su misura per gli anelli di fidanzamen­to. Si chiama fatto col cuore da te: prevede la partecipaz­ione del cliente al processo creativo, dalla scelta del solitario a quella della montatura, giocando su infinite combinazio­ni (damiani.com/it). Da Louis Vuitton come da Hermès, invece riaccolgon­o valigie provate da infiniti viaggi e le riportano agli originari splendori: può capitare anche che se hanno acquisito la giusta patina del tempo e sono modelli speciali, le griffe propongano di acquistarl­e per l’archivio della maison. Una sessione fotografic­a con le scarpe piatte di stagione nella boutique milanese dei Fratelli Rossetti durante l’ultima fashion week meneghina, l’occasione per il lancio del progetto i clienti che sceglieran­no modelli con suole in Cuoio di Toscana grazie al tag NFC potranno tracciarne l’origine, ma anche ottenere consigli di stile.

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