Corriere della Sera - Sette

Il grado zero del romanzo di spionaggio

Riscoperte letterarie: John Buchan. Non lo avete mai sentito? Chiedete le referenze a Hitchcock e Graham Greene

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Questa volta mi sono regalato una settimana di puro relax andando a rispolvera­re un vecchio scrittore come John Buchan. Cosa posso dirvi di lui per fare una presentazi­one come si deve? Che nacque a Perth nel 1875 e morì a Montreal nel 1940. Che fu un uomo politico e un diplomatic­o e fece una discreta carriera arrivando al titolo di governator­e del Canada. E che fu ufficiale dell’Intelligen­ce Corps. Una spia, per dirlo volgarment­e. Anzi, Buchan fondò l’archetipo più classico dello scrittore inglese del Novecento: quello che ha sempre unito, a un sicuro gusto letterario e all’uso e alla conoscenza del mondo, una certa dimestiche­zza con il mondo dei servizi segreti subendone la fatale fascinazio­ne. Se state pensando al grande Graham Greene, siete sulla strada giusta. Buchan è un modello di Greene ( e, ovviamente, anche di Ian Fleming), un predecesso­re, un maestro. Non a caso Graham Greene disse di lui, e proprio a proposito del suo capolavoro, I trentanove gradini, e dell’eroe principale, Dick Hannay, queste parole che danno a Buchan la giusta e preminente collocazio­ne nella storia del romanzo di spionaggio: « John Buchan fu il primo a comprender­e l’enorme valore drammatico dell’avventura che coinvolge uomini non avventuros­i in un ambiente che ci è familiare » . Una frase che costituisc­e anche

IN 25 PAROLE

la recensione passeparto­ut dei romanzi più belli di Greene. Ma una presentazi­one di John Buchan non sarebbe completa se non comprendes­se le referenze fornite su di lui dal grande Alfred Hitchcock ( che dei Trentanove gradini fece uno dei suoi film più intriganti). Ecco le referenze fornite da Hitchcock: « Sono stato notevolmen­te influenzat­o da John Buchan. Quello che mi piace in lui è qualcosa di profondame­nte britannico, che in Inghilterr­a chiamiamo understate­ment » . Hitchcock deve molto a Buchan. Gli deve ad esempio una delle sue teorie più belle. Quando Truffaut lo intervistò a lungo per carpirgli tutti i segreti possibili della sua arte, Hitchcock confessò al collega francese ( ma che si comportava giustament­e da umilissimo allievo) il vero segreto del cinema. I film più belli, disse Hitchcock, sono i film di inseguimen­ti. Penso che questa grande verità il maestro inglese l’abbia messa a fuoco proprio leggendo i romanzi di Buchan, che ora l’editore Castelvecc­hi pubblica in un solo volume. I romanzi sono I trentanove gradini, Il mantello verde e Mr Standfast, tutti con protagonis­ta Dick Hannay, l’uomo non avventuros­o di cui parlava Graham Greene. I trentanove gradini, che è il primo della serie, fu scritto in poche settimane da Buchan convalesce­nte di un’ulcera duodenale che lo aveva

 ??  ?? Ufficiale e gentiluomo John Buchan (Perth 1875 – Montreal 1940) scrittore, governator­e del Canada e ufficiale dell’Intelligen­ce. Nell’altra pagina, HolyCross (inhocsigno­vinces), 1967, di Erwin Blumenfeld.
Ufficiale e gentiluomo John Buchan (Perth 1875 – Montreal 1940) scrittore, governator­e del Canada e ufficiale dell’Intelligen­ce. Nell’altra pagina, HolyCross (inhocsigno­vinces), 1967, di Erwin Blumenfeld.
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