Un’antologia per i 90 anni di Boulez
In tempi di giubilei discografici in onore di Pierre Boulez ( che ha compiuto novant’anni lo scorso 26 marzo), il cofanetto firmato Warner non è di sicuro il più completo e definitivo, ma offre un ritratto significativo ed esauriente di una figura assolutamente eclettica e carismatica, la cui attività artistica si è giocata nei molteplici ruoli di direttore d’orchestra, compositore, teorico, didatta e operatore culturale. Si tratta di un’antologia di 14 Cd che raccoglie tutte le incisioni ( con alcune registrazioni inedite) da lui realizzate tra il 1966 e il 1991 per la storica etichetta francese Erato e che offre un’interessante retrospettiva sulle diverse correnti estetiche e stilistiche che hanno caratterizzato la musica del XX secolo. In passerella sfilano interpreti di blasone come i pianisti Pierre- Laurent Aimard e Yvonne Loriod, il flautista Patrick Gallois, l’oboista Heinz Holliger, il violinista Pierre Amoyal e l’immancabile Ensemble InterContemporain; il repertorio arriva a comprendere circa cento anni di musica, partendo dai due giganti del Novecento storico — Stravinskij e Schönberg— passando per Messiaen e Carter, per arrivare ai compositori contemporanei del Maestro francese ( da Berio e Donatoni a Ligeti e Xenakis) e a quelli della generazione successiva come Dufourt, Ferneyhough, Harvey e Höller. Tre sono invece i dischi incentrati su alcuni significativi lavori dello stesso Boulez, che suggellano l’alto prestigio di un progetto discografico arricchito dall’indiscusso valore aggiunto che si può riscontrare ogniqualvolta autore ed esecutore arrivano a coincidere.