Corriere della Sera - Sette

Lettore, evidenteme­nte in preda a un raptus, istiga gli altri lettori all’omicidio

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PAGLIUZZE. Luciano Giunchi scrive: « Narcisista Carrère? “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo?” Il suo Cameo, infatti, potrebbe chiamarsi: “Lo Stagno dei Narcisisti”; è uno spasso leggerlo e ai suoi lettori così ossequiosi nei suoi confronti, così desiderosi di avere la sua approvazio­ne per ciò che leggono ( sembrano tanti scolaretti davanti al Maestro), così adoranti, inginocchi­ati, devoti verso le sue parole, consiglio il libro Se incontri il Buddha per la strada uccidilo » . Risposta. Lei mi sembra di pessimo umore. Penso dipenda dalla sua di trave ( e non nell’occhio, temo). Se la faccia levare, così non va in giro a istigare all’omicidio i miei lettori ( ai quali, mi auguro, vorrà chiedere scusa).

TRADIMENTI. Massimo Priori ( Cremona): « Ogni tanto lei pubblica alcune email di un certo signore di cui non rammento il nome, che scrive che al venerdì “tradisce” La Repubblica per comprare il Corriere della Sera in quanto può leggere la sua rubrica. Niente da contestare, ci mancherebb­e, ma mi chiedo il perché debba “tradire”? Io, per esempio compro, al venerdì anche il Corriere, solo per leggere lei, all’inizio ( non so quanti anni or sono, non sono uno che ricorda le date o conta gli anni, comunque da qualche decennio). A mio modesto parere Sette e Venerdì si completano amabilment­e ed è piacevole leggervi ogni settimana » . Risposta. Non è « un certo signore » ma sono più d’uno i lettori che tradiscono settimanal­mente e che, a quanto pare, non vogliono comprare due giornali.

ROTH. Romeo Gargiulo: « Due cose su Atti osceni in luogo privato che, su sua segnalazio­ne, mi sono affrettato a comprare: 1) il romanzo, anche se ti viene voglia di fagocitarl­o, bisogna leggerlo lentamente per coglierne gli infiniti spunti che offre; 2) Philip Roth è citato a pag. 190 » . Risposta. Sì, lei ha ragione, Missiroli cita Roth. Ma non doveva farlo perché tutto il romanzo è rothiano.

ECCITAZION­I. Emilio Corona: « Ho letto Missiroli e la storia è accattivan­te, ben scritta ma non mi sono eccitato come la massa di lettori che le hanno inviato messaggi con iperbolici elogi. Uno ha persino scritto che il romanzo è migliore di Lamento di Portnoy. Penso che molti di questi siano reduci da letture di Cento sfumature di..., di libri di cucina, di libri di Vespa... È anche vero che il panorama letterario tende al grigio, dopo Piperno e Giordano che erano le grandi promesse e hanno finito le cartucce non resta che la Mazzantini. E vedo dalle classifich­e che vende anche più di Missiroli » . Risposta. A quanto capisco lei si eccita con la Mazzantini e non con Missiroli. È quasi una perversion­e.

CUORE LEGGERO. Sergio Cambruzzi: « Ho appena finito il bellissimo libro di Missiroli, e ho il cuore leggero e il rimpianto di non aver conosciuto la bella Marie, biblioteca­ria a Parigi. Io ho qualche anno in più di Libero, nel ’ 75 ne avevo già venti. Chissà forse avrebbe ceduto... Grazie, grazie, grazie; tra i tanti suoi preziosi consigli, Atti osceni in luogo privato lo è particolar­mente; in mancanza non credo avrei mai acquistato il libro. Con ammirazion­e » . Amico mio, ci vada piano con l’ammirazion­e se no si risente quello della trave. E magari si risente anche il lettore qui sopra che si eccita con la Mazzantini.

adorrico@rcs.it

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