ORDINE IN TRE SEMPLICI GESTI E LA CHIAVE HARD DI BENJAMIN
Sempre per stare nell’empireo delle citazioni cult, Walter Benjamin (nel tondo in alto) nel 1925 visita Napoli e scrive un reportage con Asja Lacis per la
esaltando la bontà della classica “tazzulella” (eredità, va ricordato per inciso, del gemellaggio di Napoli con Vienna, dopo il matrimonio di Ferdinando di Borbone con Maria Carolina D’Asburgo-Lorena nel 1768, a lato, i due sovrani). «I caffè a Napoli sono concisi», scrivono Benjamin-Lacis, «e nelle bevande calde questa città è altrettanto insuperabile quanto nei sorbetti, negli spumoni e nei gelati». Proprio a partire dai tre semplici gesti della mano con cui i napoletani usavano ordinare il caffè, Benjamin muove ad analizzare il linguaggio mimico particolare dei napoletani, e poi nota singolarmente che lavora su «una suddivisione del corpo che ritorna tale quale nel loro erotismo schizzinosamente specializzato».