Per i calcoli al rene non rinunciate al calcio
Latte e formaggi anzi possono fare bene. Ricordarsi poi di bere molto, evitando però liquidi zuccherini o gassosi
C’è chi dice che è come sentirsi sparare alla schiena. Altri la paragonano ai dolori del parto. Quel che è sicuro è quando la si è provata una volta non la si scorda più. Parliamo della colica renale, un’evenienza dolorosissima dovuta al fatto che un “sassolino” passa dal rene all’uretere, il sottile tubicino che porta l’urina alla vescica. E se la pietruzza rimane incastrata l’uretere comincia a contrarsi per cercare di spingerla verso il basso e questo provoca i dolori… indimenticabili. I calcoli possono essere fatti di diverse sostanze, nella maggioranza dei casi sono di ossalato di calcio. Questo nel tempo ha portato alla convinzione che per scongiurare il ritorno delle coliche la prima regola a tavola fosse di levare di mezzo tutto ciò che contiene calcio, come latte, formaggi eccetera. Potrebbe sembrare logico e invece è uno dei tanti miti da sfatate in ambito medico- alimentare, perché l’effetto desiderato potrebbe essere addirittura l’opposto. Se c’è poco calcio in circolazione, infatti, cresce l’assorbimento intestinale di ossalato, che favorisce la formazione dei calcoli ancor più del calcio stesso. Inoltre una dieta troppo povera di calcio ha ripercussioni sulle ossa, esponendo al rischio di osteoporosi. In compenso si possono seguire altre strategie per evitare che le coliche renali “recidivino”. La prima idea che viene in mente è bere molto per mantenersi ben idratati. Ed è un’idea giusta, ma dipende da che cosa si beve. Perché se si pensa di prevenire la formazione di calcoli con bevande zuccherate, magari con fruttosio, oppure gassate si è parecchio fuori strada. Idratarsi in questo modo, infatti, secondo diversi studi, non solo non ridurrebbe, ma addirittura aumenterebbe, fino al 23 percento, il rischio di calcolosi renale. Un aiuto invece potrebbe arrivare dagli agrumi, e in particolare dal succo di limone. I citrati, di cui sono ricchi questi frutti, aiuterebbero a prevenire la formazione dei calcoli agendo sul grado di acidità dell’urina perché i cristalli di calcio, ossalato, fosfato e acido urico in certe condizioni di acidità precipitano più facilmente in forma solida. E visto che il limone contiene 42,9 grammi di citrato per chilo ( è l’agrume più ricco di questa sostanza) c’è chi consiglia una spremuta di 3- 4 limoni al giorno per la prevenzione dei calcoli. Non è sbagliato e a diversi “calcolatori” potrebbe persino piacere, però, per evitare che l’eccessiva acidità del citrato intacchi lo smalto dei denti meglio diluire il succo di limone in acqua, ed è ancora più opportuno limitarlo se si soffre di reflusso gastroesofageo perché potrebbe accentuare i bruciori gastrici.
Ridurre sali e proteine animali. Altri consigli dietetici per prevenire il ritorno dei calcoli renali? Evitare l’eccesso di proteine e i piatti pronti, spesso ricchi di sale e molto calorici. Le proteine animali aumentano il calcio, l’ossalato e l’acido urico urinari; più sale si assume più calcio si trova nelle urine e l’eccesso calorico favorisce il sovrappeso, di per sé associato al rischio di calcolosi. Un grande aiuto, come al solito, viene infine dall’esercizio fisico, che aumenta il flusso sanguigno renale e riduce le molecole alla base dei meccanismi dell’infiammazione e dell’adesione ai tessuti delle vie urinarie dei piccoli cristalli che si aggregano fino a formare i calcoli. Insomma ci sono molti modi per evitare che qualcuno ci “spari alla schiena” una seconda volta, senza rinunciare del tutto ai latticini.
Unaltroaiuto potrebbe arrivare dagli agrumi, in particolare dal succodi limone: i citrati contenuti sonoutili come prevenzione