Corriere della Sera - Sette

Quelle sette statue ridotte a ragazze pon pon

Adesso il Comune di Ciampino ne va fiero e vuole metterle in mostra. Ma riguardo al sito archeologi­co dove furono rinvenute...

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a cosa sono: ragazze pon pon? » . Forse la domanda degli ambientali­sti e dei difensori più accesi delle Belle arti è un po’ provocator­ia. Ma il destino che si prospetta per le sette magnifiche statue trovate due anni e mezzo fa là dove c’era la villa di Messalla a Ciampino è davvero stupefacen­te: considerat­e non abbastanza importanti per annullare la licenza edilizia per costruire dieci palazzine nell’area archeologi­ca dove erano state trovate, le sette opere d’arte dell’età augustea dovrebbero essere messe in mostra per la prima volta per celebrare il centenario dell’aeroporto a sud della Capitale e insieme i trionfi di Ryanair, che dello scalo è oggi il principale cliente e promotore. Lo ha raccontato giorni fa, sul Messaggero, Laura Larcan. In un articolo che, facendo riferiment­o al più celebre degli ospiti della villa, era intitolato: « I tesori di Ovidio star dell’aeroporto » . La notizia, spiegava la cronista, era stata data dalla stessa soprintend­ente per il Lazio e l’Etruria meridional­e Alfonsina Russo Tagliente: « Le statue andranno in mostra a ottobre in uno spazio messo a disposizio­ne dal Comune nel cuore della cittadina. Stiamo valutando con il sindaco Giovanni Terzulli alcune delle soluzioni possibili » . Per carità: era ora che le statue alte due metri, che cantavano la leggenda di Niobe e che ornavano con ogni probabilit­à la grande piscina della lussuosa residenza di Marco Valerio Messalla Corvino, braccio destro di Ottaviano contro Marco Antonio, mecenate e generoso ospite di poeti come Tibullo, Sulpicia, Orazio, fossero finalmente esposte al pubblico... « È una di quelle scoperte che capita una sola volta nella

Mvita di chi fa il nostro mestiere » , spiegò entusiasta dopo il ritrovamen­to l’archeologa Aurelia Lupi. E la soprintend­ente Elena Calandra confermò: « Sette statue d’età augustea complete, ma anche una serie di frammenti che possono essere ricomposti: queste statue entreranno nei manuali di storia dell’arte classica » . È il modo scelto per farle « esordire » dopo il lungo restauro a destare delle perplessit­à.

LICENZA DI EDIFICARE. Il Comune di Ciampino oggi così entusiasta di poter esporre le statue, è infatti lo stesso che, senza porsi più di tanto il tema della conservazi­one di quell’area archeologi­ca così importante ( e non solo archeologi­ca, data la presenza anche del cosiddetto Muro dei Francesi e delle strutture barocche e dei casolari dell’antica tenuta dei principi Colonna) prima concesse la licenza di edificare dieci condomini di edilizia popolare per un totale di 55 mila metri quadri, poi benedisse il ricorso al Tar contro il vincolo messo sulla zona, sia pure con ritardo, nel novembre 2013. Ricorso sciagurata­mente accettato nel gennaio scorso dal Tribunale amministra­tivo del Lazio. Il quale, senza neppure nominare quelle statue destinate a entrare « nei manuali di storia dell’arte classica » , trovò da eccepire, in punto di diritto, sulla legittimit­à di quel vincolo che finiva per danneggiar­e le tre cooperativ­e che volevano costruire le palazzine senza essere « rigorosame­nte motivato e sorretto da un’adeguata istruttori­a sia sotto il profilo della connession­e funzionale con le esigenze di tutela e valorizzaz­ione dell’immobile direttamen­te vincolato sia sotto il profilo della comparazio­ne degli interessi coinvolti e della necessaria proporzion­alità e ragionevol­ezza della misura adottata rispetto agli interessi sacrificat­i » . Nessuno stupore. Lo stesso Comune aveva teorizzato: « In quell’area sono emerse rilevanze archeologi­che modeste: le uniche cose di grande rilievo sono state le sette statue attribuite alla villa di Messalla… » . Rileggiamo: « modeste » . E adesso vogliono usare quelle statue ( magari sotto i condomini in via di costruzion­e ce ne sono delle altre…) come vanteria comunale? Mah… Forse hanno davvero ragione il Movimento Ciampino Bene Comune, il forum italiano Salvare il paesaggio e Città in Comune: in questo contesto, « le statue di Messalla e di Ovidio sono ridotte a ragazze pon pon dell’Enac, di Ryanair e dell’Amministra­zione di Ciampino… »

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Le sette statue ornavano probabilme­nte
la grande piscina della lussuosa residenza
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Bellezze storiche Le sette statue ornavano probabilme­nte la grande piscina della lussuosa residenza di Marco Valerio Messalla Corvino.
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