La paura fa 62
È questa la percentuale di norvegesi che teme un’invasione russa
Un sondaggio condotto dall’istituto Ipsos Mmi per conto delle forze armate ha registrato che il 62 per cento dei norvegesi ha paura, tanta o almeno un po’, che le tensioni al confine russo e l’evidente sfoggio muscolare di Putin nelle aree limitrofe possano trasformarsi in una guerra. A temere di più il vicino di casa sono in particolar modo gli abitanti, soprattutto le donne e i giovani, della regione di Finnmark, quella di confine. A far loro temere un conflitto e un’invasione da parte dell’esercito russo contribuiscono la crisi ucraina, il dispiegamento di forze che Mosca starebbe pianificando e anche, rileva sempre il sondaggio, la scarsa fiducia che i cittadini nutrono nelle capacità delle truppe norvegesi: uno su 4 pensa che sono poco e male attrezzate per difendere il Paese. A tranquillizzare gli animi a poco son serviti i toni rassicuranti del capo della Difesa, Haakon Bruun-Hanssen, il quale, quando sono stati resi noti i risultati del sondaggio, ha fatto sapere che nel vicino futuro non c’è pericolo che la Norvegia o un altro Paese della Nato venga invaso. Le sue parole, purtroppo, si sono fatte sentire in contemporanea alle voci che annunciavano esercitazioni dei russi vicino al confine e alle isole Åland, Gotland e Bornholm. In tutto il Paese si respira un rinnovato clima da Guerra Fredda, alimentato anche da Washington e dalle sue dichiarazioni circa la possibilità di tornare a installare missili nucleari in Europa in risposta all’ipotesi di un riarmo nucleare di Mosca. Sembrano molto più lontani di quel che sono i tempi in cui Reagan e Gorbaciov firmarono lo storico trattato che mise fine al dispiegamento di armamenti sul territorio allora sovietico e su quello dell’Europa dell’Est. Il clima politico non è più quello del 1987, allora Putin non aveva ancora preso il potere e il dialogo Est-Ovest sembrava aprire al mondo un futuro di pace e distensione. I primi a rendersi conto che le cose sono cambiate sono stati gli ucraini. Ora anche i norvegesi hanno paura.