Sotto i raggi del sole, ma con la crema.

Da mettere in abbondanza e dopo ogni bagno in mare. L’abbronzatura, se graduale, diventa più uniforme. E porta il buon umore

Gli italiani senza sole non resistono. Si ha un bel dire ( e un bel scrivere) che i raggi invecchiano la pelle, che eritemi e in casi gravi melanomi sono un rischio da non sottovalutare. Il modello femminile “sole- mania” ( secondo uno studio commissionato da Vichy, sotto la direzione della dottoressa Nadia Olivero) riunisce purtroppo fanatiche ragazze che vogliono la pelle abbronzata subito, meglio se potessero tutto l’anno. La protezione quando c’è va bene, ma l’importante è il colorito bronzeo! Ancora in molti, di entrambi i sessi, sono convinti che proteggersi vuol dire rientrare pallidi dalle vacanze. La verità è un’altra: anche se passano attraverso i prodotti di protezione solo minime quantità di raggi, bastano a stimolare la melanina e permettono alle pelli sensibili di abbronzarsi senza danni, gradatamente. Da considerare anche che dopo una giornata al mare non si può parlare di vera e propria abbronzatura, ma di una reazione dell’epidermide all’assorbimento dei raggi Uva. Prova ne è che dopo un weekend breve al mare, al rientro in città la pelle “sbiadisce” come per incanto. Per fissare la tintarella ci vuole una settimana. Se normalmente poi è la dose che fa il veleno, nel caso del protettivo solare è il contrario. Abbondare è la parola d’ordine. In laboratorio si calcola che un cucchiaino di solare serve a coprire solo due centimetri di epidermide, quindi meno se ne mette, più la pelle rischia. Se poi si passa più tempo in mare che sul- la sdraio, bisogna convincersi che non esiste resistenza assoluta all’acqua e tutti i prodotti solari raccomandano di riapplicare la crema dopo l’immersione o in caso di abbondante sudorazione. Certo è che il sole, in giuste dosi, dà felicità! È un antidepressivo naturale perché la luce determina un aumento del livello di 3 messaggeri chimici del sistema nervoso: l’acido gamma- amino- butirrico, la dopamina e la serotonina; per questo, individui stanchi e tristi in autunno e in inverno sbocciano a nuova vita con energia e buon umore all’arrivo della primavera.

Dopo un weekend al mare, al rientro in città la pelle sbiadisce. Per fissare la tintarella ci vuole infatti almeno una settimana