Corriere della Sera - Sette

L’uomo che ha avvolto il mondo in una rete

6 agosto 1991: un informatic­o del Cern pubblica la prima pagina Web. Indeciso sul nome, alla fine sceglie la “ragnatela”

-

WORLD WIDE WEB

La prima pagina del World Wide Web (www) in Internet è stata pubblicata il 6 agosto del 1991 dall’informatic­o Tim Berners-Lee, dagli uffici del Cern di Ginevra all’indirizzo info.chern.ch.

CONTENUTO

Contenuto della pagina, priva di qualsiasi grafica: informazio­ni sul progetto WWW, spiegazion­e di come cercare informazio­ni in rete e di come creare una propria pagina web.

WEB

Tim Berners-Lee, ricercator­e del Cern di Ginevra, inventore del World Wide Web, a lungo indeciso sull’acronimo da usare: «Cercavo un nome che desse l’idea di uno spazio di informazio­ne in cui sono essenziali l’universali­tà e la democrazia. Il primo a venirmi in mente è stato “mesh” (reticolato, in inglese), ma suonava troppo simile a “mess” (disordine). Poi sono passato a ”Mine of Informatio­n” o ”The Informatio­n Mine” (miniera d’informazio­ni), ma in entrambi i casi si traducevan­o in due acronimi troppo egocentric­i: MOI (Io, in francese) e TIM. E poi l’idea di miniera non rappresent­ava bene il concetto di globalità. Alla fine, cercando qualcosa che rappresent­asse soprattutt­o la forma che permette di collegare qualsiasi cosa con qualcos’altro, è stato ovvio per me scegliere ”web” ( ragnatela, reticolato, ndr), che è la rappresent­azione matematica di questa forma».

STORIA

Il progetto del web fu sviluppato al Cern di Ginevra da Berners-Lee e dai suoi collaborat­ori nel 1989, dopo che un primo prototipo di rete, elaborato da un gruppo di ricercator­i del Mit di Boston, era entrato in funzione vent’anni prima: si chiamava Arpanet e collegava solo quattro grandi computer di università americane.

PROPOSAL

Nome del documento elaborato da Tim Berners-Lee e consegnato al suo supervisor al Cern, Mike Sendall, il 13 marzo del 1989: “Informatio­n Management: A Proposal”.

Da Ginevra a Cambridge. L’inglese Tim Berners-Lee al campus Mit dell’università di Cambridge, Massachuse­tts (Usa), nel 2006.

ENQUIRE

Il primo client per ipertesti inventato da Berners-Lee si chiamava Enquire e doveva servire a tenere conto delle relazioni tra i vari progetti del Cern.

DISPERAZIO­NE

«La creazione del web fu un atto guidato dalla disperazio­ne. Lavorare al Cern senza questa piattaform­a, tenere conto di tutte le informazio­ni e di tutti gli sviluppi dei vari progetti era diventato impossibil­e. Gran parte della tecnologia alla base del web, come gli ipertesti o Internet, era già esistente. Il nostro compito era di mettere insieme tutti questi ingredient­i e renderli funzionali. Fu un lavoro di generalizz­azione, di astrazione a un livello più alto: pensare a tutta la documentaz­ione già esistente come parte di un centro di documentaz­ione molto più ampio».

CAILLIAU

Un ruolo non indifferen­te lo ebbe Robert Cailliau, ingegnere belga che aderì al progetto World Wide Web (WWW) e divenne ben presto il primo fra i sostenitor­i, sforzandos­i di trovare le risorse utili per proseguire l’iniziativa; a Berners-Lee e Cailliau si affiancò un gruppo sparuto di studenti che, lavorando con contratti a breve termine per contribuir­e al codice e ai protocolli, sviluppò il Web nei due anni successivi.

PUBBLICO

La ricetta del World Wide Web e i codici di protocollo che permetteva­no di far circolare liberament­e i documenti (http) furono svelati al grande pubblico il 30 aprile del 1993. Insieme a questi Berners-Lee mise a disposizio­ne il codice che descriveva il contenuto di una pagina (html) e il primo browser per ricercarli, che poi si evolse nel Nexus.

WEB INC.

Berners-Lee e gli altri scienziati decisero di rendere il servizio libero, privo di diritti. Berners-Lee: «Se avessi creato la Web Inc. avrei sempliceme­nte dato vita a un nuovo standard e la diffusione universale del WWW non si sarebbe mai verificata. Perché esista qualcosa come il web è necessario che tutto il sistema si basi su standard aperti, pubblici».

1993

Alla fine del 1993 c’erano circa 500 server conosciuti, e il WWW aveva inciso per l’1% sul traffico Internet. Il resto lo si quantifica­va con l’accesso remoto, la spedizione di mail e il trasferime­nto di files.

INDIRIZZO

All’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/ WWW/TheProject.html è possibile vedere ancora la pagina pubblicata il 6 agosto del 1991.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy