La lunga strada che dal Congo porta a Berlino
Abbandonata dalla famiglia, gira un film che la incorona attrice
Ha 15 anni ed è appena sbarcata a Berlino, perché concorre al festival del cinema per la sua parte nel film canadese Rebelle ( 2012). No, Rachel non è una divetta hollywoodiana, ma una ragazza che arriva dal Congo e non ha mai visto una grande città europea. Tutto la stupisce, lei che è vissuta nella povertà più terribile e che è stata una « bambina di strada » ; tutto le sembra « bello, pulito e imponente » . Come la stupisce l’ « Orso d’argento per la migliore interpretazione femminile » che le viene assegnato tra uno scrosciare di applausi. Ma i ricordi non la abbandonano. Il suo è un racconto di sofferenze e di fame. Nata in una città di provincia della Repubblica Democratica del Congo, appartiene a una famiglia agiata, caduta in miseria dopo la separazione del padre e della madre. Assieme alla mamma si trasferisce a Kinshasa, la capitale, una megalopoli, poi viene affidata a una nonna poco caritatevole, che fa di tutto per farla crollare e infine la butta fuori di casa, convinta che la bambina sia una strega. Le restano la strada, « quando non sai se potrai mangiare prima del tramonto » , la sofferenza dell’abbandono, gli incontri pericolosi o violenti, e deve ingegnarsi per sopravvivere. A salvarla, l’incontro con una troupe che sta girando un film sui bambini di strada. È il felice inizio della sua carriera. Storia emozionante e raccontata con sobrietà. Dai 13 anni in su.