Quando Pericle era “circondato dalla gloria”
Una nuova collana dedicata ai grandi protagonisti della storia
Non esistono più le “botteghe” dei partiti. Dove, ascoltando gli adulti, o i più esperti, era possibile incamminarsi lungo la strada del fare politica. Quasi a piccoli passi, rubando espressioni, toni e cadenze appropriate. Il nostro obiettivo qui non è cercare di capire se, proprio per questo, la politica abbia perso un po’ del suo fascino, ma di ricordarci che, già 2.400 anni fa, un personaggio come Pericle non sarebbe diventato ciò che è diventato senza il suo maestro di bottega, Efialte, rappresentante dei democratici nell’Atene della prima metà del 400 a. C. Anni determinanti non solo per la formazione del futuro stratego e uomo politico ateniese, ma per il mondo intero. Leggendo Pericle e la Grecia classica, la prima uscita di “Grandangolo”, la nuova collana del Corriere della Sera dedicata ai grandi protagonisti della storia - in edicola dal prossimo 27 agosto al prezzo speciale di un euro, escluso il costo del quotidiano - scopriremo infatti la nascita dell’Occidente. O della nostra civiltà.
Approfondimenti. Attraverso personaggi come Alessandro Magno, Cesare, Carlo Magno, Federico II, e fino agli stessi protagonisti del secolo passato, ne sapremo di più sulla cultura, la società, l’arte, la scienza e l’economia dei diversi periodi storici esaminati. Parlando di Pericle, è inevitabile, per esempio, allargare l’orizzonte, posizionando l’obiettivo su un angolo di ripresa più ampio e scoprendo in tutte le sue sfaccettature il V secolo, all’interno del quale sono state gettate le basi della conoscenza dell’umanità. Che potremmo definire a portata di tutti. Insomma, non serve aver fatto le “scuole alte” per ricordarsi o aver sentito almeno una volta nella vita che cosa sia il giuramento di Ippocrate, chi sia stato Erodoto, o dove abbiano deciso un giorno di costruire il Partenone. La memoria del sentito dire ha però bisogno di incasellare tutte queste informazioni, per poi poterle approfondire scegliendo una chiave di lettura. Con la Grecia classica, la nostra guida attraverso le 160 pagine della prima uscita di “Grandangolo” è Pericle, raccontato sia da Cinzia Bearzot ( docente di Storia greca all’Università Cattolica di Milano), sia dallo stesso politico, oratore e stratego vissuto tra il 495 e il 429 a. C. Alla fine del racconto biografico e delle schede cronologiche, nella sezione “Approfondimenti” leggiamo del “Manifesto programmatico della democrazia”, pronunciato da Pericle. Certo, si tratta dell’Epitafio, il discorso funebre in onore dei caduti della Prima guerra del Peloponneso. E sono parole messe in bocca a Pericle dallo storico Tucidide. Ma ciò che importa è il pathos di quel- le parole. « Abbiamo una costituzione che non imita le leggi dei vicini, in quanto noi siamo più d’esempio agli altri che imitatori. E poiché essa è retta in modo che i diritti spettino non ai pochi, ma alla maggioranza, si chiama democrazia… » . Detto questo, dietro ogni grande uomo e tra le pagine della storia si insidia, come sempre, una buona dose di spirito critico e di ironia. E se proviamo ad allargare ancora di più l’obiettivo, il rischio è quello di deformare la storia con i suoi protagonisti. Per esempio, il nome Pericle significa in greco “Circondato dalla gloria”, ma non la pensava sicuramente allo stesso modo il commediografo Cratino, il quale ironizzò più volte sulla testa a forma di “scilla” - di cipolla di mare - del mitico condottiero ateniese. Guai però a raffigurare il tiranno nudo, meglio coprirlo con un bell’elmo, sufficientemente alto ed elegante. In nome della monumentalità. Un altro bel regalo di 2.400 anni fa ereditato dalle rivoluzioni del Secolo breve.