Corriere della Sera - Sette

Qualche consiglio per non fare indigestio­ne di sport

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Cerchiamo di evitare le indigestio­ni, tutte: da quelle di cozze a quelle di sport. A volte in vacanza si eccede, cercando di annullare in quindici giorni gli effetti di una lunga inattività. Altre volte si eccede al rientro, nel tentativo di mantenere una forma fisica raggiunta, in realtà, non solo perché abbiamo fatto più movimentom­a anche perché in ferie rispettiam­o i ritmi e le esigenze del nostro corpo. « Impariamo ad ascoltarlo » , raccomanda­no tanti guru del benessere. Facile da dire, difficilis­simo da fare. Altrimenti, non esisterebb­ero gli ipocondria­ci e persone che, al contrario, non sentono disturbi, dolori né fatica.

Piccoli segnali. Per quanto riguarda l’apparato muscolosch­eletrico, i segnali che ci manda per dirci che stiamo esagerando sono abbastanza precisi. Che i muscoli facciano male, il giorno dopo un exploit sportivo, è normale. Ma non è colpa, come comunement­e si crede, dell’acido lattico, che viene smaltito dall’organismo in due ore al massimo: si tratta invece di microlesio­ni di alcune fibre muscolari. Niente di grave: i tessuti si ricostitui­scono da soli e nulla vieta una moderata attività, anzi, camminare o nuotare aiuta a stare meglio. L’indolenzim­ento in genere non è terribile e interessa zone piuttosto estese. Se invece il fastidio è un po’ più forte e localizzat­o, è probabile che abbiamo infastidit­o un legamento. In questo caso, il riposo è la miglior medicina, insieme al ghiaccio ed eventualme­nte un gel. Ma se si tratta di un dolore acuto, che non migliora nel giro di tre- quattro giorni, allora è il caso di chiedere consiglio a uno specialist­a. Stop allo sport anche quando è interessat­a un’articolazi­one. Avere fastidi è frequentis­simo, soprattutt­o dopo i vent’anni, anche senza alcuna esagerazio­ne sportiva. Ci si può svegliare con un dolore alla spalla per colpa dell’umido, sentire fastidio a un polso dopo aver tenuto una posizione insolita, per esempio in bicicletta. In genere questi piccoli disturbi fanno venire voglia di muovere l’articolazi­one, con la sensazione che così “si sciolga”. Se si avverte invece rigidità e il movimento peggiora la situazione, niente più sforzi. E, prima o poi, chiedere una valutazion­e.

Meglio stare fermi. Non cercate mai di rimediare a dolori e rigidità con un eccesso di movimento. Non otterreste alcun risultato, anzi. E ricordate che dopo i quarant’anni circa la massa muscolare non può essere aumentata, né con lo sport, né con inutili, dannosissi­mi aiutini chimici. Possiamo tenere i muscoli in ottima forma, allenarli bene, imparare a sfruttarli anche meglio di quanto facevamo qualche decennio prima, riprendere l’antica forza con un adeguato training, ma non potremo mai ottenere risultati superiori a quelli possibili, a parità di allenament­o, a trent’anni. Non significa che dobbiamo darci solo alle bocce: è possibile un’infinita gamma di attività. Ma imparando a rispettare e ad ascoltare il proprio organismo, per

evitare guai e fastidiosi dolori.

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