Le piante di casa Poirot crescono nelle cave
Cullate dall’oscurità, bagnate dall’acqua dove si allevano le tilapie. Con questo sistema cala il consumo di energia e la produttività cresce anche del 500 per cento
Nutrire il pianeta, ovvero trovare il modo di produrre in modo innovativo rispetto ai soliti schemi. In diversi padiglioni, le nazioni propongono nuove soluzioni per generare, con minori risorse, maggiori quantità di alimenti. Facendo un po’ una parodia dello schema della produzione animale dove a condizionare è l’indice di conversione, allo stesso modo nel mondo vegetale è imperativo considerare le rese, ma occorre anche trovare nuove strade capaci di condurre a una produzione sostenibile. La vetrina dell’Esposizione universale ha permesso di esporre nuove idee. Il Belgio nelle sue “cave” ha proposto la coltura acquaponica, cioè una combinazione simbiotica di acquacoltura e coltivazione idroponica. Entrando nell’oscurità delle “cave” si vedono grandi ruote illuminate al centro e al loro interno verdi, piccole, tenere insalate che traggono il loro nutrimento dall’acqua contenuta nella vasca dove si allevano tilapie, ovvero pesci d’acqua dolce. Le tilapie sono microphitofagi, si cibano cioè di phytoplancton e cyanobatteri; in natura sono sostanzialmente vegetariane ma si adattano a qualsiasi ambiente, anche le acque sporche con rifiuti o insetti, e a qualsiasi regime alimentare: sono opportuniste onnivoredetrivore. Nelle vasche d’allevamento i pesci si nutrono di mangime: per il 70% fecola vegetale e per il 30% proteine varie di pesce, soja, lombrico, ecc. Il pesce, nutrendosi, produce residui organici, poi batteri benefici presenti nei letti di crescita permettono la trasformazione dei residui, ricchi di fosforo e potassio, in sostanze nutrienti; in particolare trasformano l’ammoniaca in nitrato, un fitofertilizzante, le piante assorbono nutrienti e crescono depurando e filtrando l’acqua stessa, così il ciclo riprende. Secondo i dati forniti dall’ingegner Zahar Sperandii, rispetto alle colture tradizionali in campo, la produttività in acquaponica aumenta di circa il 500%, il risparmio di acqua è di circa il 90%, la crescita delle piante è più veloce di circa il 50% perché i nutrienti sono in concentrazione ed equilibrio ottimali e vengono assorbiti direttamente dalla pianta. Infine, il consumo energetico di produzione acquaponica ( produzione, lavaggio, trasporto, ecc.) corrisponde al 30% dell’energia impiegata nella coltivazione tradizionale. Gli alimenti così ottenuti hanno le stesse proprietà nutritive delle colture tradizionali ma sveltiscono i processi produttivi con risparmi notevoli. Un grande testimonial del Belgio è Poirot, uno dei personaggi più famosi partoriti dalla fervida fantasia della grande Agatha Christie, che ha scelto per lui come nazionalità il Belgio. La sua capitale Bruxelles rappresenta il cuore, la mente e le tasche d’Europa. Tutto il territorio può essere considerato a buon titolo un’altra patria del cioccolato, che infatti è immancabile nei riti di “dolce” accoglienza da assaporare con parsimonia e lentezza ricordando che un etto di lattuga fornisce circa 40 calorie, un etto di pesce circa 150 calorie, un etto di cioccolato tra 500 e 600 calorie a seconda della tipologia. Propongono anche piatti aromatici ben presentati che vedono ingredienti insolitamente coniugati come funghi e pesce, una sorta di mare- monti.