Dreams celebra la festa che ho dentro
Abbiamo chiesto a Cristiana Capotondi di raccontare i 10 brani musicali che hanno accompagnato ( e segnato) la sua vita
Esordio giovanissimo in miniserie televisive e in spot pubblicitari, quasi sempre nei panni della ragazza della porta accanto, Cristiana Capotondi ( 1980) imbocca presto la carriera cinematografica con moltissime esperienze che la fanno diventare subito grande. Atteggiamento acqua e sapone, poco diva, pelle chiara coperta da lentiggini, somigliante a una nuova Shirley McLaine, l’attrice mette quasi a repentaglio il concetto stesso di sex symbol. Laureata in Scienze della comunicazione, la maturità ha avuto la meglio sull’aria sbarazzina e innocente ( « non guido senza patente, non mi drogo, non ho fatto l’amore a 11 anni, non vado in giro smutandata; non siamo tutte per fortuna Paris Hilton » ) . Molto attenta al suo progetto artistico ( « sono cresciuta con esempi di uomini retti, valorosi, leali » ) , ha inanellato copioni cinematografici e televisivi di successo. Tifosissima della Roma, gioca a calcetto ( e ha partecipato, unica donna in campo, all’ultima Partita del cuore). In hotel si rifà il letto ogni mattina.
Dreams è una canzone che è in grado di farmi immaginare viaggi ancora da affrontare e terre mai visitate. Ha forza e grazia insieme. In questo ci somigliamo molto, io e Dreams. Come pochi altri autori sono riusciti a fare, i Cranberries riescono a farti vedere la loro terra, l’Irlanda. Le costiere a strapiombo sul mare, il verde delle radure sotto il cielo blu che si carica di nubi repentinamente. Dreams la ascolto molto spesso, soprattutto quando avrei voglia di essere altrove, quando ho bisogno di sentirmi a casa. Credo davvero che sia la canzone del mio cuore. È il brano che meglio rappresenta la festa che ho dentro quando penso che sono al mondo, quando la mia felicità si riempie perché so che posso condividerla con chi amo.