Il tema non è originale, ma i dettagli ne fanno un racconto unico
Qualche anno fa, lo sceneggiatore Vince Gilligan ha dichiarato all’Huffington Post che avrebbe voluto abbandonare la stesura di Breaking Bad dopo aver scoperto l’esistenza di Weeds: una serie che racconta di una donna che, dopo la morte del marito, decide per necessità di mettersi a spacciare marijuana. Il timore era che Walter White, il mite professore di chimica capace di trasformarsi in un trafficante di metamfetamine potesse far la parte del doppione sbiadito. Per fortuna è andata bene e, alla fine, i produttori lo hanno dissuaso dal mollare il colpo. Il business della droga, del resto, non era certamente un tema nuovo prima di Breaking Bad, così come continua a essere un filone battuto da cinema e tv (in autunno Netflix lancerà Narcos). I risultati però non sono sempre all’altezza delle aspettative. Prendiamo due recenti documentari, spiccate ambivalenze: di fatto è una donna forte, fortissima, ma anche estremamente fragile e nevrotica. Un po’ è complice, un po’ è antagonista dell’antieroe, viene data abilmente in pasto al pubblico, che infatti se la divora con insulti via web in gran quantità. L’attrice stessa spiega sul New York Times: « Skyler non è conforme ad un’idea confortante di archetipo femminile e perciò è diventata una sorta di test delle macchie di Rorschach della società, una misura della nostra disposizione nei confronti del genere » . Polemiche infinite come quel volo di mosca sul cranio pelato di White che segna The House I live in e Come fare soldi vendendo droga: il primo denuncia l’inefficacia dei metodi con cui si combatte la guerra agli stupefacenti, mentre il secondo conduce lo spettatore attraverso i vari livelli della scala del narcotraffico, come in un videogioco. Entrambi offrono uno spaccato crudo e realistico del traffico di droga, eppure, stranamente, dicono parecchio meno di quanto non abbia fatto vedere una serie come Breaking Bad, dove ogni particolare della filiera produttiva — dalla ricerca della metilammina (necessaria alla sintesi) alla preparazione delle devastanti pillole — è presentato con un’accuratezza mai vista prima. Non perché sia fondamentale mostrare al pubblico la differenza tra “sintetizzare” e “cucinare” una sostanza, ma semplicemente perché il realismo è elemento essenziale della dimensione tragica della storia. Imparare ad essere più vero della fiction è l’ultima sfida del cinema del reale. una puntata di grande successo, ma Breaking Bad è comunque già storia. In fondo, sulla stessa tv via cavo Amc è stato lanciato il cosiddetto spin- off ( la serie che nasce da una costola di un’altra) Better Call Saul, che ha per centro l’avvocato- consigliere del mago delle metanfetamine. E non è che l’autore e creatore Vince Gilligan non abbia il suo bel daffare: è stato appena ingaggiato persino per un nuovo poliziesco della Cbs, Battle Creek, in coppia con il creator di Dr. House David Shore. Adesso non ha più problemi a piazzare le sue idee, casomai deve difendersi dalle offerte di lavoro.