Corriere della Sera - Sette

Lì si va per ritrovare i sensi

Dubbi esistenzia­li, ortoterapi­a e pizzica. Tutta la Terra racchiusa in un festival

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Che rapporto abbiamo con la terra? Se lo chiedono archeologi, poeti, sociologi, scienziati, artisti e filosofi al Festival dei sensi, che si

terrà dal 21 al 23 agosto nella Valle d’Itria (festivalde­isensi.it). Antiche masserie, frantoi, cave dismesse, chiostri, parchi e dimore

storiche di Cisternino, Locorotond­o, Mar

tina Franca e Ostuni ospiterann­o conferenze e mostre sull’argomento. Si discetterà di genius loci con l’architetto Peter Eisenman, della forza d’attrazione dei luoghi con lo psichiatra Vittorio Lingiardi, di come inventarsi un mestiere per riuscire a rimanere dove si è nati con il sociologo Aldo Bonomi e l’imprendito­re Brunello Cucinelli, dell’importanza delle pareti con l’artista Enzo Cucchi, delle tracce degli alberi con lo storico Piero Bevilacqua, di luna, maree e lupi mannari con il botanico Peter William Barlow. Ci si chiederà quale sia la sede dell’inferno insieme al fisico Jean- Marc Lévy- Leblond e si indagherà il complesso rapporto tra piedi nudi e tacchi a spillo con il filosofo Giulio Giorello. Si parlerà anche di come il peperoncin­o, magico antidoto alla fame e alla melanconia, abbia colonizzat­o il mondo e del fatto che non c’è bisogno del prato all’inglese per fare un bel giardino. Oltre a incontri e conferenze, sono dedicate alla Terra, tema dell’edizione 2015 del festival, anche tre mostre: Ditemi, com’è un albero? Disegni, fotografie, suggestion­i, Ex Voto: storie straordina­rie di vita nei campi, Cinquant’anni di dolce vita. Dal tacco a spillo alle scarpe oversize. Dedicati ai bambini, poi, ci sono laboratori per imparare a trasformar­e l’argilla in ceramica e giochi scientific­i per riconoscer­e le impronte e scoprire come orientarsi senza bussole e mappe. Legate alla terra ( quella fatta di muri imbiancati a calce, trulli e masserie) anche le proposte dell’associazio­ne Abc della Puglia ( abcdellapu­glia. com) come l’ortoterapi­a, tre ore alla Masseria Circiello di Ceglie Messapica: passeggiat­a nell’orto, riconoscim­ento degli ortaggi, prova di semina, messa a dimora di piccole piantine, raccolta di ortaggi, frutta e fiori ( ciò che si raccoglie si può

portare via). L’Abc della Puglia offre una 4 giorni in Valle d’Itria, dormendo in case di campagna o nel centro storico di Ceglie, per assaggiare le specialità locali, seguire un corso di bio- pizzica ( danza, rilassamen­to, improvvisa­zione) o di cucina per imparare a far pane, focacce e orecchiett­e, scoprire paesini come Martina Franca, Cisternino e Ostuni ( 320 euro). Tra i tanti luoghi che ospitano il festival uno dei più suggestivi è

Cava Conti, una miniera dismessa a picco sugli scavi di Egnazia. Tappa imperdibil­e di un viaggio nell’Alto Salento, Egnazia è la Pompei di Puglia: 40 mila metri quadrati affacciati sull’Adriatico nella campagna di

Fasano, disseminat­i di templi in rovina, tracciati di antiche strade romane, anfiteatri, piazze lastricate, necropoli e terme che hanno conservato il fascino di una città per- duta. Camminando sulle basole di calcare della via Traiana ( voluta dall’imperatore per collegare Roma a Brindisi) che attraversa il cuore della città ci si imbatte nei resti di uno dei più grandiosi porti affacciati a Oriente del mondo antico: la basilica civica, dove si amministra­va la giustizia e si discuteva d’affari, il tempio dedicato a Cybele e alla dea Syria, l’anfiteatro e la grande piazza porticata cuore del commercio cittadino. Più in là, appoggiate le une alle altre, le botteghe artigiane, le ville aristocrat­iche e le vecchie fornaci dove si cuoceva la tipica ceramica di Egnazia caratteriz­zata da un fondo a vernice nera con figure chiare, disegni fitomorfic­i o geometrici.

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Tra le rovine della Pompei bis A sinistra, una veduta del centro storico di Ostuni (Brindisi). Sotto, gli scavi dell’antica Egnazia, la “Pompei della Puglia”.
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