Lettere al Direttore
cognitive etc.) presenti nello svolgimento delle verifiche. Per gli scritti ritornare alla valutazione decimale è importante per evitare quella sopravvalutazione che oggi si ottiene con l’assurda equivalenza dei 10 quindicesimi, che valgono “sei” quando, invece, sono quasi un “sette”: la vera sufficienza è 6 decimi. Inoltre, la carriera dell’alunno, il cosiddetto credito scolastico, dovrebbe avere un maggior peso nella valutazione globale (40 punti di contro agli attuali 25) per consentire una differenziazione meritocratica più articolata ed evitare poco esaltanti fughe in avanti alla ricerca del “100 a tutti i costi” da attribuire anche a chi ha preso una “media dell’otto e qualcosa”. Riconoscere, poi, come accade oggi, alla Commissione la possibilità di concedere un bonus e la (famigerata) lode è cosa buona e giusta ma se finalizzata a premiare un impegno e non solo ad arrotondare un punteggio e/o a far guadagnare qualche premio in danaro (che sarebbe meglio abolire e trasformare in esenzioni dalle tasse universitarie per invogliare al percorso accademico ragazzi che talvolta ci rinunciano). E non dimentichiamo che, di solito, chi prende l’incentivo in danaro è già avvantaggiato culturalmente, socialmente, economicamente; perché gratificarlo ulteriormente? Stentiamo a credere che la scuola sia ancora quell’“ospedale che cura i sani e rifiuta i malati”, di cui si lamentava più di cinquant’anni orsono don Milani. I correttivi numerici proposti consentirebbero, credo, di restituire all’esame di Stato serietà e oggettività nella valutazione, di richiamare i candidati/alunni ad un impegno più responsabile e critico e di restituire ai docenti, interni ed esterni, quell’autorevolezza e quella professionalità, che da tempo si sono molto appannate. E la scuola tutta ne trarrebbe un notevole vantaggio sul piano formativo ed istituzionale non solo di prestigio. Grazie per l’ospitalità.
- Nicola Fiorino Tucci, Bitonto (Ba) Eva Cantarella, nel suo contributo su “Alcibiade” ( Sette, n. 31, p. 56) afferma: «Come ben noto, ad Atene il rapporto fra un ragazzo e un amante era culturalmente valutato in modo positivo, vista la sua funzione educativa». Per completezza di informazione, non è forse inutile ricordare (Simposio platonico, parole di Pausania) che la diffusione dei rapporti con giovinetti di età inferiore a quella in cui si vede «spuntare la prima barba» — dunque la primissima adolescenza — era tale da fare auspicare «una legge che vietasse di avere relazioni amorose con i più giovani», e che «... i genitori mettono alle calcagna dei loro figlioli un pedagogo, col preciso incarico di tenerli lontani dai loro corteggiatori». Insomma, il consenso sociale per queste pratiche non era poi così universale come spesso asserito. Sono in ritardo con la lettura del settimanale Sette, per cui chiedo scusa se la mia osservazione è già stata riparata/corretta. Vorrei far notare che le informazioni apparse sull’edizione numero 29 del 17 luglio nella quale si assicura che le cozze del Polesine sono le uniche al mondo ad avere il marchio DOP UE sono false in quanto il “Mejillón de Galicia”, cioè le cozze della Galizia in Spagna, vantano questo marchio dal 2007. Cordialmente.
- Fernando Heredia Vorrei esprimerle un ringraziamento e complimentarmi per l’interessante iniziativa pubblicata a puntate su Sette, del viaggio a tappe lungo il fiume Po affrontato da Marzio G. Mian e Nicola Scevola. L’annuncio da parte del governo di realizzare la pista ciclabile lungo tutto il grande fiume, ritengo possa contribuire a sviluppare anche nel nostro Paese un nuovo concetto di turismo slow, che consenta di riavvicinare l’uomo alla natura e apprezzare la bellezza e l’armonia dei luoghi che con la vostra iniziativa state contribuendo a rendere maggiormente conosciuta a tantissimi italiani. Un nostro illustre concittadino, Giovannino Guareschi, noto ai più per essere stato l’ideatore di Don Camillo e Peppone, ha scritto diversi racconti del Mondo Piccolo proprio ispirandosi alle vicende degli uomini che popolano questa “fettaccia di terra”. In attesa di poter leggere la tappa che ricomprende anche il nostro territorio, le invio i più sinceri e cordiali saluti.
- Marco Antonioli
Sindaco di Roccabianca